Marco Bellano
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Cosa si cela in quel dipinto?

Così si concludono gli Étude-tableaux di Sergej Rachmaninov: la seconda e ultima raccolta, l’Op. 39, viene trionfalmente suggellata da questa sfavillante marcia, fascinosa nelle sonorità e intricata nella scrittura. Grazie alle dita di Murray Perahia – ospite d’eccezione della Società del Quartetto nel 2016 – sembra quasi di ascoltare un’orchestra. Il che ha perfettamente senso: l’Op. 39 n. 9 fece parte del selezionato quintetto di Étude-tableaux che Rachmaninov mise nelle mani di Ottorino Respighi, affinché questi li trasformasse in coloratissime pagine sinfoniche.
In tale occasione, il compositore russo rivelò un piccolo segreto celato nel maestoso brano pianistico. Questi Études, questi studi, sono anche tableaux, ovvero dipinti, tavole, figure: eppure, a nessuno di essi era stato abbinato un titolo descrittivo. Rachmaninov tendeva in effetti a evitare di appesantire con informazioni extra-musicali le sue creazioni; nel caso di Respighi, tuttavia, fece un’eccezione. Per ispirare il lavoro di orchestrazione, Rachmaninov ammise di “vedere” delle immagini tra le note di quelle pagine.
Ecco allora che l’Op. 39 n. 9 si rivelò essere una scena ambientata in una fiera, dove risuona una marcia dal sapore orientale. Riuscite a vederla e sentirla, mentre ascoltate Perahia? Il video è una ripresa dell’Aldeburgh Recital, tenuto dal pianista nell’ormai lontano 1990.


5 minuti di musica al giorno, aspettando del concerto il ritorno

Facendo colazione o prima di dormire, in una pausa del lavoro, con le cuffie alle orecchie o diffuso in tutta la casa, per un attimo di pace o per riempire questo tempo di attesa, per un ascolto individuale o per avere un argomento su cui conversare: ognuno di voi sceglierà come “usare” questa musica. Una musica che “è già lì”, sul web, e che ci limitiamo a condividere con voi.

In attesa di poter tornare a teatro, per ascoltare la musica dal vivo – un momento di socialità insostituibile, oltre che un’esperienza sensoriale non surrogabile – Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico propongono ai propri abbonati, al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza e a tutti gli appassionati che sentono la mancanza di un concerto, dei suggerimenti di ascolto di “buona musica”.

In un momento particolare e impegnativo – per tutti i cittadini e per le associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo – vogliamo dare un segno di presenza e condivisione. Così, mentre negli uffici delle due associazioni si lavora a recuperi, sostituzioni e ripartenza, attraverso MusiCare proponiamo ogni giorno un momento musicale, selezionato e brevemente commentato per Voi dai collaboratori della nostra rivista digitale.

In attesa di rivederci ai nostri concerti.