Marco Bellano
5minutiDImusica

Al chiaro di Luna… ma è Bach!

Torniamo ad ascoltare il pianismo elegante e intelligente di Angela Hewitt, dopo il suo ultimo concerto a Vicenza, il 10 aprile 2019; torniamo anche, tuttavia, alle radici dell’autore prediletto dalla nostra interprete, ossia Johann Sebastian Bach.
In questo video prodotto da EuroArts ci ritroviamo infatti a Eisenach, dove il 31 marzo 1685 venne al mondo il rampollo più illustre di una lunga stirpe di musicisti. Nella famiglia di Bach si annoveravano organisti, musicisti da camera e compositori; il capostipite, secondo Bach stesso, fu un certo Veit, morto nel 1619 e detto “il mugnaio con la cetra”. Nella regione della Turingia, Bach era una parola usata a tutti gli effetti come sinonimo di “musicista”. E sappiamo persino che in lingua romani o lingua zigana, nonché in alcuni dialetti dell’Europa centrale, si diceva Bach per indicare un “musicista ambulante”.
Mentre la pianista ci propone la sua lettura del Preludio e della Fuga che chiudono il Clavicembalo Ben Temperato, poi, l’atmosfera suggestiva creata dalla luce sembra fatta apposta per far da sfondo, nella nostra immaginazione, a una storia risalente proprio all’infanzia del compositore. Non siamo più a Eisenach ma a Ohrdruf, dove Bach prendeva lezioni da Johann Christoph, suo fratello maggiore. Si racconta che questi avesse nascosto in un armadio, chiuso da una grata, delle pagine di autori contemporanei non ritenuti da lui adatti alla cultura di un bambino: Froberger, Kerll, Pachelbel… Ebbene, pare che Bach, per sei mesi, entrò di soppiatto nella stanza dell’armadio quando la Luna era piena. Infilava allora le sue piccole mani attraverso la grata, arrotolando le pagine ed estraendole; le ricopiava una ad una, senza fare rumore, su un quaderno. Fantasia romantica o realtà? Forse solo la Luna potrebbe rispondere…


5 minuti di musica al giorno, aspettando del concerto il ritorno

Facendo colazione o prima di dormire, in una pausa del lavoro, con le cuffie alle orecchie o diffuso in tutta la casa, per un attimo di pace o per riempire questo tempo di attesa, per un ascolto individuale o per avere un argomento su cui conversare: ognuno di voi sceglierà come “usare” questa musica. Una musica che “è già lì”, sul web, e che ci limitiamo a condividere con voi.

In attesa di poter tornare a teatro, per ascoltare la musica dal vivo – un momento di socialità insostituibile, oltre che un’esperienza sensoriale non surrogabile – Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico propongono ai propri abbonati, al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza e a tutti gli appassionati che sentono la mancanza di un concerto, dei suggerimenti di ascolto di “buona musica”.

In un momento particolare e impegnativo – per tutti i cittadini e per le associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo – vogliamo dare un segno di presenza e condivisione. Così, mentre negli uffici delle due associazioni si lavora a recuperi, sostituzioni e ripartenza, attraverso MusiCare proponiamo ogni giorno un momento musicale, selezionato e brevemente commentato per Voi dai collaboratori della nostra rivista digitale.

In attesa di rivederci ai nostri concerti.