Marco Bellano
audioVisioni

Uno sguardo indiscreto sul palco racconta il lavoro del musicista

Gábor Takács-Nagy, direttore d’orchestra ungherese che guiderà l’OTO il prossimo 4 aprile, è in questo video impegnato con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 di Ludwig Van Beethoven, assieme a Sir András Schiff. Le riprese, il cui montaggio alterna inquadrature del pianista, del direttore o di singoli musicisti impegnati in passaggi di rilievo, offrono un’occasione per riflettere sulla natura “indiscreta” dell’audiovisivo, cinematografico o meno. Generazioni di registi hanno riflettuto sulle qualità talvolta voyeuristiche della loro arte, tra cui Alfred Hitchcock, con il suo La finestra sul cortile (Rear Window, 1954). Si guarda senza essere visti, in fondo. Nel video con Takács-Nagy non c’è nulla di colpevolmente indiscreto, eppure il nostro sguardo può cogliere dettagli che, dalla platea, ci sarebbero preclusi. Si può lanciare un’occhiata, ad esempio, alla partitura che sta usando il direttore, con le sue annotazioni in matite colorate, precise e numerose; e si possono notare benissimo i momenti in cui Takács-Nagy e Schiff si guardano, per trovare intesa sui delicati momenti in cui orchestra e solista necessitano di essere perfettamente insieme. Si rivelano, insomma, frammenti altrimenti invisibili del lavoro del musicista, indizio del lungo lavoro e delle articolate competenze necessarie a rendere possibile, nel breve arco di una serata, la nostra piacevole (e qualche volta inconsapevole) esperienza di ascoltatori.