Ecco cosa prevede il Decreto-Legge sul Coronavirus in materia di rimborso degli spettacoli non goduti. Ed ecco l’invito di MusiCare: chi può, rinunci al rimborso per favorire la ripartenza delle associazioni musicali e culturali.
Senza parlare degli altri gravi sconvolgimenti che l’emergenza sanitaria ha portato nella nostra quotidianità, la chiusura dei teatri in Italia – e pressoché in tutto il mondo – ha messo spettatori, artisti, organizzatori di eventi e gestori di teatri di fronte ad una situazione che mai avrebbero immaginato e assolutamente inedita.
Per risolvere le tante problematiche create dall’emergenza sanitaria, il Governo italiano è intervenuto con l’emanazione del Decreto-Legge n. 28 del 17 marzo 2020. In particolare, l’art. 88 di questo Decreto prende in esame il mondo dello spettacolo, della cultura e del turismo, e prevede in sostanza quanto segue: chi aveva acquistato un biglietto per uno spettacolo poi annullato ha diritto a chiederne il rimborso, che il teatro emetterà sotto forma di un voucher (un buono) di pari importo, da utilizzare entro un anno dall’emissione.
Per chiarire meglio e in attesa di ulteriori delucidazioni normative, è necessario fare una distinzione fra possessori di biglietti e possessori di abbonamenti.
Nel caso di biglietti acquistati per un concerto, gli acquirenti possono presentare istanza di rimborso al teatro, che provvederà ad emettere un voucher (un buono) di pari importo da utilizzare, anche a scalare, entro un anno dalla data di emissione e valido per la medesima tipologia di spettacolo.
Com’è noto, la chiusura dei teatri in tutto il territorio nazionale è stata recentemente prorogata fino al 13 aprile e dunque il rimborso potrà essere chiesto anche per gli spettacoli in programma fino a quella data. Anche se è legittimo aspettarsi che agli spettacoli successivi toccherà la stessa sorte.
Il citato Decreto-Legge fa riferimento ai biglietti ma non chiarisce agli organizzatori come comportarsi con gli abbonamenti, anche se verosimilmente il meccanismo sarà il medesimo: rimborso con voucher (valido un anno) per gli spettacoli in cartellone che non hanno avuto luogo. Quando gli enti competenti forniranno delucidazioni in merito, sarà cura anche di MusiCare darvene tempestiva comunicazione.
Il messaggio che MusiCare si sente di far passare, tuttavia, è un altro: chi, tra pubblico occasionale e abbonati fidelizzati, può permetterselo, rinunci al rimborso e favorisca l’impegno delle associazioni musicali e culturali a ripartire dopo un’emergenza che ha pesantemente colpito il settore.
Qualora lo spettatore rinunciasse a chiedere il rimborso, l’importo del biglietto (o, per gli abbonati delle Stagioni 2019/20, della quota-spettacoli che non ha avuto luogo) resterebbe a disposizione delle associazioni e andrebbe a costituire un importante “fondo” per poter programmare le future attività concertistiche.
Per avere maggiori informazioni o procedere alla richiesta di rimborso dei concerti organizzati da Società del Quartetto e Orchestra del Teatro Olimpico al Teatro Comunale di Vicenza
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