Filippo Lovato
tracce

Con la voce del suo Brodmann, Schiff raggiunge la meta di Schubert

  • Autore: F. Schubert
  • Titolo CD: Sonatas & Impromptus
  • Interpreti: András Schiff (fortepiano)
  • Etichetta: 2CD ECM, 2535/36, DDD, 2019

Il suono del suo fortepiano Brodmann del 1820 ha richiamato András Schiff alla sua eterna devozione per Schubert. Dopo aver dedicato al genio viennese tante registrazioni su pianoforti moderni, culminate con l’integrale delle Sonate incise per Decca a inizio degli anni ‘90, il pianista ungherese prova per ECM le ultime opere per tastiera di Schubert su di uno strumento coevo al compositore, che gli appare “essenzialmente viennese nel timbro, nella tenera dolcezza, nella melanconica cantabilità”.
Dopo il doppio del 2015 con le Sonate D892 e D960, i Moments musicaux e la prima serie degli Impromptus, ecco un nuovo doppio, con le Sonate D958 e D959, la seconda serie degli Impromptus e i tre pezzi D946. Meglio si avverte, nel secondo album, la progressiva emancipazione di Schubert dal modello soverchiante di Beethoven. Così, se la Sonata D958 si scalda dell’impeto del grande tedesco, è la D959 a stupire, così bene intesa come momento di passaggio verso quel mare della tranquillità che è la D960. Certo il fraseggio trasparente, arrotondato di Schiff contribuisce in maniera decisiva a collocare l’opera nella giusta luce, ma proprio le sonorità smorzate del fortepiano, sottraendo vigore a certi climax tragici, riportano il tutto all’intimità schubertiana.
Grazie al pianista e al suo Brodmann spiccano luminosi dettagli delle tessiture, la sinistra emerge dall’indistinto, l’aura nebulosa che taluni disseminano col pedale qui si dirada e si arriva a sospettare che le peregrinazioni di Schubert abbiano in fondo una meta chiara fin dal principio.