Paolo Meneghini
ilConcertoNONèMorto

Concerti di Primavera:
tutti i giorni a teatro!

A pochi giorni dalla riapertura dei teatri, Società del Quartetto e Orchestra del Teatro Olimpico presentano un bouquet di nove concerti dal titolo “Suoni di Primavera”, in programma nella sala maggiore del Teatro Comunale di Vicenza dal 10 maggio al 28 giugno.

Prende il via lunedì 10 maggio “Suoni di Primavera”, una sorta di riproposta di appuntamenti che erano in programma al Comunale nelle stagioni concertistiche e sinfoniche 2020/21 che Quartetto e OTO non hanno potuto realizzare per la chiusura dei teatri. Il primo appuntamento porta in palcoscenico il direttore principale della OTO, Alexander Lonquich, coinvolto nel duplice ruolo di direttore e pianista. In programma c’è la graziosa Sinfonia “La poule” di Haydn – la numero 83 della sua vastissima produzione – la quinta Sinfonia di Schubert e il Concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore di Mozart.

OTO E LONQUICH IN HAYDN, MOZART E SCHUBERT

La musica d’insieme prosegue giovedì 13 maggio con una proposta della Società del Quartetto interamente dedicata ad Antonio Vivaldi. Protagonista della serata è l’ensemble Il Pomo d’Oro guidato dal violinista vicentino Federico Guglielmo che torna da solista sulla scena cittadina dopo alcuni anni di assenza. Al centro dell’evento ci sono i quattro Concerti per violino, archi e continuo di Vivaldi che il grande pubblico conosce come “Le quattro stagioni”. L’impaginato è arricchito da alcune arie vivaldiane interpretate dal mezzosoprano Giuseppina Bridelli tratte dal florilegio di composizioni scritte dal “prete rosso” per il teatro musicale.

FEDERICO GUGLIELMO E IL POMO D’ORO

Sabato 15 maggio debutta al Comunale di Vicenza il Trio Debussy – i torinesi Antonio Valentino al pianoforte, Piergiorgio Rosso al violino e Francesca Gosio al violoncello – ovvero la più longeva formazione di trio del panorama italiano. Dal vastissimo repertorio di 170 composizioni – da Mozart ai nostri giorni – affinato in oltre 30 anni di attività il Debussy ha scelto per il pubblico vicentino tre capolavori di Haydn (Trio Op. 86 n. 1), Fauré (Opus 120) e Brahms (Trio Op. 87 n. 2).

IL TRIO DEBUSSY A VICENZA

Domenica 23 maggio torna la OTO in formazione di piccola orchestra di fiati – legni e ottoni – guidata dal tutor Davide Sanson. Partendo da Bach (Passacaglia e Fuga in Do minore trascritta dallo stesso Sanson), il programma della serata affronta poi Brahms (Variazioni su un tema di Haydn) e termina con la Suite Op. 4 per 13 strumenti a fiato di Richard Strauss eseguita con grande successo per la prima volta all’Odeon di Monaco nel novembre del 1884.

I FIATI DELLA OTO AL COMUNALE

Il 31 maggio torna a Vicenza il Quartetto di Cremona, altro prestigioso “marchio” italiano in ambito cameristico conosciuto e apprezzato a livello internazionale. I quattro virtuosi dell’arco (Cristiano Gualco e Paolo Andreoli ai violini, con Simone Gramaglia alla viola e Giovanni Scaglione al violoncello) saranno i protagonisti di una performance incentrata su Bach con l’Arte della fuga BWV 1080 e il Quartetto per archi n. 6 “Lettera a Johann Sebastian Bach” che il compositore contemporaneo Fabio Vacchi ha recentemente scritto per loro.

LETTERA A BACH: IL QUARTETTO DI CREMONA

Una settimana più tardi, lunedì 7 giugno, è di scena un altro quartetto – il Noûs, con i violini di Tiziano Baviera e Alberto Franchin, la viola di Sara Dambruoso e il violoncello di Tommaso Tesini – che propone un Webern “sentimentale” (Langsamer Satz) abbinato ad un Mendelssohn giovanile (Quartetto in La minore). In chiusura il Quintetto  Op. 115 di Brahms con la partecipazione di Fabrizio Meloni al clarinetto.

ARCHI E CLARINETTO PER WEBERN, MENDELSSOHN E BRAHMS

Lunedì 14 giugno Enrico Bronzi torna sul podio della OTO con un programma che, a mo’ di ouverture, si muove dalle suadenti note dell’Andante n. 3 tratto da Rosamunde, il dramma romantico che Schubert compose nel 1823 per il teatro. Al centro della serata Bronzi si ritaglia una parte da protagonista nel Concerto in Re maggiore di Haydn per violoncello solista, oboi, corni e archi. In chiusura si torna a Schubert con la “Piccola”, ovvero la Sinfonia in Do maggiore passata alla storia con quell’appellativo solo per distinguerla dalla consorella nella medesima tonalità, ma dalle monumentali proporzioni, che l’autore viennese scrisse nell’ultimo anno di vita.

ENRICO BRONZI ALLA GUIDA DELLA OTO

Il 21 giugno è in programma un recital pianistico con Filippo Gorini, pupillo di Alfred Brendel e considerato fra i più interessanti talenti della sua generazione. Per il debutto sulla scena vicentina, che precede di pochi giorni la sua partecipazione al Marlboro Music Festival su invito di Mitsuko Uchida, Gorini ha studiato un programma-fantasia con Mozart (Fantasia in Re minore), Brahms (7 Fantasie Op. 116) e Schubert (Sonata Op. 78 “Fantasia”).

IL PIANOFORTE DEL GIOVANE GORINI

A chiudere il ciclo “Suoni di Primavera” sarà, lunedì 28 giugno, l’Orchestra del Teatro Olimpico diretta da Davide Sanson e con la partecipazione di Alexander Lonquich al pianoforte. Il variegato menù della serata è ambientato nel Novecento e si apre con il Concerto coreografico per pianoforte e orchestra da camera “Aubade” di Poulenc. In successione Dvořák (Serenata Op. 44), Martinů (Sestetto per pianoforte e strumenti a fiato) e infine il Concerto per pianoforte e fiati di Stravinsky che appartiene alla sua vasta produzione neoclassica.

MUSICA DEL ‘900 PER LA OTO

L’ingresso in sala è limitato a 450 spettatori per consentire il distanziamento fra un posto e l’altro. Le altre misure previste per garantire la sicurezza degli spettatori sono la misurazione della temperatura all’ingresso del teatro, l’obbligo di indossare la mascherina durante i concerti e dispenser di gel igienizzante disponibili in vari punti del teatro. Gli spettatori in possesso dei voucher potranno convertirli in biglietti solo recandosi alla biglietteria del Comunale che sarà aperta al pubblico da martedì 11 maggio.