Mario Lanaro
echi

Da Meneghello a Britten,
da Malo a Londra

A 100 anni dalla nascita e a 15 dalla morte, anche MusiCare ricorda la figura del grande letterato, autore vicentino tra i più noti del ‘900. Lo fa attraverso le parole del maestro Lanaro, che con Meneghello condivide le origini maladensi e una serata di ricordi in cui la musica inglese e la letteratura veneta si sono sfiorate.

Un incontro molto bello, una domenica sera del 2006, a cena con Luigi Meneghello, alcuni amici e la mia famiglia. Dopo il Requiem di Mozart in Duomo a Malo, dirigevo l’Insieme Vocale Umberto Zeni con l’Orchestra S. Stefano di Vicenza e Gigi era in primo banco.
A tavola si parla del più e del meno, ed è lui a ricordarmi di essere stato compagno di scuola di mio zio don Giuseppe, erano entrambi del ‘22. Si passa poi ad altri argomenti per arrivare alla musica, a Mozart, alla soddisfazione per il concerto appena ascoltato, al suo dispiacere nel dichiararsi stonato. Ci racconta di una telefonata, è la segretaria di Britten – Benjamin Britten, grande compositore inglese morto nel 1976 – dice che il maestro sta componendo una nuova opera e gli serve una melodia italiana, un motivo popolare. Chiede aiuto al professore italiano, a Meneghello, dal 1950 docente di letteratura italiana all’università inglese di Reading; poi nel 1980 a Londra, in pensione. Gigi, molto preoccupato, passa in rassegna i vari canti che riesce a ricordare, ma il problema è che, oltre a non saper cantare (come lui afferma, ma non ho elementi per confermarlo), non sa nemmeno scrivere due note sul rigo. Chiede allora aiuto ad un amico oboista, gli canticchia in anteprima la melodia scelta e l’amico lo rassicura. All’appuntamento Meneghello emozionato vocalizza, ripete più volte, l’oboista trasforma i suoni in note e la segretaria di Britten (musicista pure lei) li trascrive sul pentagramma.
Gigi, quella sera con noi, non ricorda il titolo dell’opera, erano già passati anni. “Peccato” dice “che a Britten non servisse il testo, ma solo il motivo, avrei voluto soffermarmi sul significato e il suono dei quei versi”. Aver tolto a Meneghello la possibilità di servirsi della parola! Ma l’aria compiaciuta nel raccontarci l’episodio la dice lunga. Britten lo inviterà alla prima dell’opera e si incontreranno.