Orchestra ospite. Il Rach 2 e la settima di Dvořák colpiscono il pubblico: tre bis del pianista De Maria, che tornerà presto a Vicenza; tre orchestrali formatisi alla OTO nelle file della compagine piemontese; direzione di Giampaolo Pretto, già preparatore dei fiati della OTO.
Lunedì 14 gennaio, per la prima volta dal rinnovamento artistico e organizzativo operato nel 2014, la stagione della OTO al Teatro Comunale di Vicenza ha visto un’orchestra ospite in palcoscenico: la Filarmonica di Torino, diretta da Giampaolo Pretto, già preparatore dei fiati della stessa OTO. Oltre a questi due blasonati nomi, quello di uno stellare Pietro De Maria al pianoforte ha fatto la differenza, alzando ulteriormente la cifra della serata. Anche solo i ben tre bis espressi dal musicista veneziano al termine della performance da solista avrebbero ripagato il prezzo biglietto d’ingresso al concerto: la Siciliana di Bach dalla Sonata per flauto BWV 1031, nella trascrizione di Wilhelm Kempff, e due celebri pagine di Chopin.
Prima di questi, il mare di note, timbri e colori del mitico Rach 2, il secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, aveva inondato la sala grande del Comunale, gremita di pubblico dalla prima all’ultima fila. Nella seconda parte del concerto, il programma ha proposto la settima sinfonia di Dvořák, portando la Filarmonica maggiormente protagonista. Grande risposta del pubblico presente per l’orchestra ospite, che annoverava nelle sue file anche tre orchestrali formatesi alla OTO.
E non finisce qui. Perché a maggio sarà la OTO ad essere ospite della stagione della compagine piemontese. E perché il prossimo 18 marzo al Comunale di Vicenza tornerà Pietro De Maria, questa volta con I Fiati di Santa Cecilia per un concerto cameristico. Due buone notizie per la musica a Vicenza e di Vicenza.