Giovanni Costantini
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Fase 2: “Quanti problemi irrisolti…”

È stato lo special guest di uno degli ultimi concerti della Società del Quartetto al Teatro Comunale di Vicenza, prima dello stop imposto dalle restrizioni per contrastare il Covid-19: era il 10 febbraio e non sapevamo ancora cosa si sarebbe abbattuto sulla vita di ciascuno e sullo spettacolo dal vivo. Non lo sapeva nemmeno lui, che l’anima dell’Italia l’ha messa in musica, con la sua prima celebre canzone.
Parliamo di Stefano Belisari, in palcoscenico semplicemente Elio. Se nell’ultima apparizione vicentina si è presentato al fianco dei Fiati associati per una lettura-spettacolo dell’Opera da tre soldi di Brecht e Weill, il suo successo presso il grande pubblico risale a Sanremo ‘96, dove si presentò con La terra dei cachi, una canzone dissacrante sul nostro Paese. Dopotutto, è così breve il passo dal rock demenziale e lungimirante di quell’Italia sì Italia no alla ballad opera di Kurt Weill che mette in scena una società capitalista di delinquenti, ruffiani e meretrici…
Quanto meno lo è per lui, Elio, che con la stessa disinvoltura passa da un diploma di Conservatorio in flauto alla giuria di X-factor, dall’essere la voce narrante nell’ultimo Pierino e il lupo di Deutsche Grammophon a duettare con Cristina D’Avena per la sigla di Siamo fatti così.
Eh sì, perché in Italia siamo proprio fatti così: più cuore (e pancia) che testa. E così il testo de La terra dei cachi non potrebbe mai essere attuale tanto quanto ora, in attesa della mitica Fase 2: “Quanti problemi irrisolti… ma un cuore grande così!” Meglio ricordarsene.


5 minuti di musica al giorno, aspettando del concerto il ritorno

Facendo colazione o prima di dormire, in una pausa del lavoro, con le cuffie alle orecchie o diffuso in tutta la casa, per un attimo di pace o per riempire questo tempo di attesa, per un ascolto individuale o per avere un argomento su cui conversare: ognuno di voi sceglierà come “usare” questa musica. Una musica che “è già lì”, sul web, e che ci limitiamo a condividere con voi.

In attesa di poter tornare a teatro, per ascoltare la musica dal vivo – un momento di socialità insostituibile, oltre che un’esperienza sensoriale non surrogabile – Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico propongono ai propri abbonati, al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza e a tutti gli appassionati che sentono la mancanza di un concerto, dei suggerimenti di ascolto di “buona musica”.

In un momento particolare e impegnativo – per tutti i cittadini e per le associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo – vogliamo dare un segno di presenza e condivisione. Così, mentre negli uffici delle due associazioni si lavora a recuperi, sostituzioni e ripartenza, attraverso MusiCare proponiamo ogni giorno un momento musicale, selezionato e brevemente commentato per Voi dai collaboratori della nostra rivista digitale.

In attesa di rivederci ai nostri concerti.

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