Nel suo ultimo impegno stagionale la nuova orchestra su strumenti originali nata da un’idea di Andrea Marcon presenta la monumentale Messa in Si minore di Bach. Rappresentazioni a Belluno (mercoledì 21), Verona (giovedì 22) e Vicenza (venerdì 23). Marcon dirige l’Orchestra Frau Musika, il Coro del Friuli Venezia Giulia e cinque voci soliste. Il progetto è sostenuto da una donazione art bonus di Fondazione Cariverona. Ingresso aperto alla cittadinanza, previo il ritiro dell’invito.
Dopo la Passione secondo Giovanni e l’integrale dei Concerti Brandeburghesi, l’Orchestra Frau Musika conclude la sua prima stagione di lavoro ancora nel segno di Johann Sebastian Bach, del quale sarà restituito al pubblico quel capolavoro senza tempo che è la Messa in Si minore per soli, coro e orchestra.
Tre le rappresentazioni a ingresso gratuito in programma nei giorni che precedono il Natale: mercoledì 21 dicembre alla Cattedrale di San Martino a Belluno, giovedì 22 alla Cattedrale di Santa Maria Assunta a Verona e venerdì 23 alla Basilica di San Felice a Vicenza. Alle tre date venete si aggiunge quella del 20 dicembre al Teatro Comunale di Ferrara nell’ambito della stagione promossa da Ferrara Musica.
In questa impegnativa produzione bachiana, i 35 maestri d’orchestra di Frau Musika sono affiancati dal Coro del Friuli Venezia Giulia e da cinque voci soliste: il soprano Miriam Feuersinger, i mezzosoprani Lea Müller e Rachele Raggiotti, il tenore Jakob Pilgram e il basso José Antonio López. Il maestro del coro è Cristiano Dall’Oste.
Nato da un’idea di Andrea Marcon, Frau Musika è un progetto artistico-formativo – uno dei pochi del genere in Europa – che offre l’opportunità a selezionati musicisti under 30 provenienti da vari continenti di approfondire il repertorio antico e in particolare la prassi esecutiva con strumenti originali. Il percorso di alto perfezionamento è garantito, con la supervisione del maestro Marcon, da un team di esperti formatori che suonano come Prime parti in rinomati ensemble barocchi come la Venice Baroque Orchestra e La Cetra Basel. In questa produzione i formatori, coinvolti anche nel ruolo di esecutori, sono Marco Cera, Stefano Meloni, Martin Sillaber, Federico Toffano e Giampiero Zanocco.
L’attività di Frau Musika è resa possibile grazie a una donazione art bonus di Fondazione Cariverona che in questo progetto di Marcon riconosce il proprio ruolo di Mecenate a servizio del patrimonio culturale e del talento delle giovani generazioni di artisti.
La Messa in Si minore è considerata il testamento spirituale e insieme artistico di Johann Sebastian Bach. Straordinario capolavoro per densità di scrittura e il largo impiego di strumentisti e coristi, venne eseguita integralmente per la prima volta solo un secolo dopo la morte del suo autore. Da allora hanno affrontato la Hole Messe – dal vivo o in disco – le maggiori orchestre e i più importanti direttori del momento.
L’opera non è frutto di un lavoro originale ma è piuttosto una summa, una collazione nella quale confluiscono in un unico fascicolo parti musicali che Bach aveva composto nell’arco di un trentennio. Così la parte considerata più antica – il Crucifixus – appartiene a una Cantata risalente al 1714, il Sanctus è l’adattamento di un omonimo lavoro scritto per il Natale del 1724, il Kyrie e Gloria sono del 1733, mentre le altre parti risalirebbero alla fine degli anni Quaranta. Secondo gli studiosi, sarebbero stati composti ex novo solo tre numeri del Symbolum Nicenum. Se da un lato è evidente che la Messa in Si minore non ha quella compattezza tipica di un’opera concepita ab origine come un tutto, dall’altro proprio il prevalente utilizzo di musica scritta dallo stesso autore in epoche diverse e magistralmente arrangiata per l’occasione rende questo capolavoro così originale e prezioso.
Considerato uno di massimi esperti e interpreti a livello internazionale del repertorio barocco, Andrea Marcon da molti anni affianca a una fitta attività concertistica l’impegno nella didattica con una cattedra in prassi esecutiva, organo e clavicembalo alla prestigiosa Schola Cantorum Basiliensis, l’Alma Mater della Musica Antica.
Già fondatore dell’ensemble Sonatori de la Gioiosa Marca nel 1982, nel 1997 della Venice Baroque Orchestra, nonché direttore artistico e musicale dall’orchestra barocca La Cetra Basel dal 2009, come direttore ospite Marcon è regolarmente invitato sul podio di prestigiose orchestre come i Berliner Philharmoniker, la Mahler Chamber Orchestra, la Bayrische Rundfunk Sinfonie Orchester e l’Orchestra of the Age of Enlightenment.
In questa stagione debutterà al Teatro alla Scala e alla Fenice di Venezia con l’opera Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel.
I concerti di Verona e Vicenza iniziano alle ore 20,30, quello di Belluno alle 19. L’ingresso è gratuito, previo il ritiro degli inviti – in via di esaurimento – sulla piattaforma www.eventbrite.it. Per informazioni 0444 326598 o concerti@fraumusika.eu.