50 secondi emozionanti. No, non di musica questa volta.
50 secondi riempiti dalle parole – lente e scandite in un italiano perfetto – di Iván Fischer, che hanno rotto il silenzio raggelante di un Teatro Olimpico vuoto.
Il grande maestro ungherese, a Vicenza per dirigere la sua Budapest Festival Orchestra, ha voluto fare un appello a chi, in tutto il mondo, è chiamato a decidere sulla chiusura dei teatri e delle sale dello spettacolo per contenere il diffondersi del Covid.
Signore e signori, un messaggio importante da questo bellissimo teatro. Voglio chiedere a chi prende le decisioni: non dimenticate che l’arte e la musica sono importanti per la vita. La musica aiuta le persone nel momento del bisogno. Vi prego: lasciate la musica andare avanti. Grazie.