Un concerto straordinario che celebra anche il ritorno della OTO nel “suo” teatro: mercoledì 1 settembre gli archi dell’Orchestra del Teatro Olimpico assieme all’Hesperos Piano Trio proporranno un intenso programma romantico con musiche di Janáĉek, Martinů e Dvořák.
È un vento dell’Est quello che spirerà – a volte dolce, a volte impetuoso – al Teatro Olimpico di Vicenza la sera di mercoledì 1 settembre, per un concerto che segna il ritorno della OTO nel “suo” teatro, seppure nella sola compagine degli archi. Assieme ai giovani violinisti, violisti, violoncellisti e contrabbassisti della OTO, saliranno in palcoscenico l’esperienza e la maturità artistica dell’Hesperos Piano Trio, composto da Filippo Lama al violino, Stefano Guarino al violoncello e Riccardo Zadra al pianoforte. Si tratta di nomi per nulla nuovi al pubblico e agli orchestrali della OTO: i primi due sono anche tutor di sezione dell’orchestra, e la formazione tutta è stata spesso ospite della Società del Quartetto anche grazie all’integrale dei Trii di Beethoven.
Come anticipato, il programma sarà incentrato su tardo romanticismo e primo ‘900 dell’est Europa: Leoš Janáĉek, all’inizio, con una Suite per orchestra d’archi che profuma di melodie popolari dal retrogusto romantico. Poi un altro autore ceco, Bohuslav Martinů, con il Concertino per Trio con pianoforte e orchestra d’archi: il Barocco che incontra il Novecento. Infine il più famoso dei tre autori – Antonin Dvořák – del quale ascoltiamo una Serenata che per lui segnò il ritorno agli ideali classici.
La OTO torna all’Olimpico col vento dell’Est: mercoledì 1 settembre un concerto straordinario che celebra anche il ritorno dell’orchestra nel “suo” teatro.
Mercoledì 1 settembre gli archi dell’Orchestra del Teatro Olimpico assieme all’Hesperos Piano Trio proporranno un intenso programma romantico con musiche di Janáĉek, Martinů e Dvořák.