Filippo Lovato
tracce

Le dita di Albanese danzano ed invitano

  • Autore: AA. VV.
  • Titolo CD: Invitation to the dance
  • Interpreti: Giuseppe Albanese (piano)
  • Etichetta: CD DG, 4818970, 2020, DDD

Se si esclude l’organo, il pianoforte è il più “orchestrale” degli strumenti a disposizione di un compositore, non fosse altro per il numero di note che riesce contemporaneamente a produrre. È quindi uno strumento che regge bene le trascrizioni di partiture per orchestra, partiture che, guarda caso, di solito prendono forma da idee elaborate sulla tastiera.
Invitation to the dance, il CD Deutsche Grammophon che il pianista Giuseppe Albanese ha dedicato a un programma ben impaginato di brani che sono stati tutti coreografati, è anche una celebrazione dell’arte della trascrizione. Quattro dei sei titoli della tracklist sono infatti riduzioni pianistiche di partiture orchestrali: è così per il valzer dalla Coppelia di Delibes nella versione per piano di Ernst von Dohnányi, per la scintillante suite pianistica dallo Schiaccianoci di Ciajkoviskij firmata da Michail Pletnev, per i tre episodi da L’uccello di fuoco di Stravinskij compressi per tastiera da Guido Agosti, e per il fluttuante Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy riscritto per piano nello stile del francese da Leonard Borwick.
Nascono per pianoforte il primo e l’ultimo brano del CD, l’Invito alla danza di Weber, che qui viene però eseguito nella più spettacolare versione firmata da Carl Tausig, e La valse di Ravel che, come precisa Piero Rattalino nel booklet, “è in realtà il brogliaccio pianistico che era servito al compositore per fissare sulla carta la musica. Le versioni originali sono quella per orchestra e quella per due pianoforti”.
Una trascrizione per dieci dita stesa su due righi che voglia approssimare la ricchezza della partitura orchestrale risulta quasi sempre un lavoro di trascendentale difficoltà. Albanese però non si fa intimorire e, anzi, coglie l’occasione per rivelare la sua tecnica vertiginosa e il suo appassionato trasporto, tendini e poesia insomma, riuscendo a emozionare mentre le sue dita volano sul pianoforte.