Paolo Meneghini
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Le percussioni al mattino, i fiati la sera…

Doppio appuntamento per domenica 23 maggio: alle ore 11 Matinée a Palazzo Chiericati con le percussioni di Saverio Tasca, alle 20 al Teatro Comunale riflettori puntati sui fiati della OTO preparati e diretti da Davide Sanson. La mattina brani originali e suggestioni pittoriche, la sera trascrizioni da Bach e Brahms e la Suite Opus 4 di Richard Strauss.

L’Orchestra del Teatro Olimpico sta affrontando una settimana densa di impegni. Lunedì e martedì a Villa San Fermo di Lonigo ha lavorato con gli allievi della classe di direzione d’orchestra del maestro Giancarlo Andretta nell’ambito delle esercitazioni previste dal corso di studi del Conservatorio di Vicenza.
Domenica 23 maggio è attesa da un doppio appuntamento: la mattina a Palazzo Chiericati con un Matinée dedicato alle percussioni, la sera al Teatro Comunale con un concerto della serie Suoni di Primavera nel quale a mettersi in mostra sarà la sezione dei fiati: coppie di flauti, oboi, clarinetti e fagotti, quattro corni e un contrabbasso a fare le veci del controfagotto.

LE PERCUSSIONI DELLA OTO

Dopo gli archi, il terzo Matinée al Chiericati – la rassegna ospitata al salone d’onore di Palazzo Chiericati in collaborazione con Musei Civici e Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza – è dedicato alle percussioni della OTO. Sotto la guida del leader Saverio Tasca, Christian Del Bianco, Matteo Marabini e Paolo Zanin alle ore 11:00 daranno vita ad una performance con brani originali dello stesso Tasca pensati e arrangiati ad hoc per valorizzare l’acustica del salone d’onore. Il percussionista bassanese, tutor della OTO dal 2014, introdurrà i brani in programma arricchendo la narrazione con suggestioni fra il mondo della pittura e quello della musica.

I FIATI DELLA OTO

Alle ore 20:00 si passa al Teatro Comunale per un nuovo appuntamento con i Suoni di Primavera, rassegna musicale di nove concerti con la quale, dal 10 maggio, OTO e Società del Quartetto stanno salutando la riapertura dei teatri – e la possibilità di proporre concerti con il pubblico in sala – dopo molti mesi di sola attività “virtuale”. Il recente slittamento del “coprifuoco” alle ore 23 consentirà anche a coloro che abitano fuori città di assistere in tutta tranquillità al concerto.
Davide Sanson, tutor della OTO per la sezione dei fiati, ha ideato un interessante programma che parte da una propria trascrizione della Passacaglia e Fuga in Do minore di Johann Sebastian Bach, brano considerato uno dei massimi lavori della prima produzione bachiana, cioè risalente agli anni di Weimar e forse anche prima.
Al centro della serata c’è un’altra trascrizione per ensemble di fiati: le Variazioni in Si bemolle maggiore che Johannes Brahms compose nel 1873 prendendo come tema un celebre corale di Haydn. Le nove Variazioni costituiscono un momento fondamentale del percorso artistico di Brahms dal momento che furono il definitivo banco di prova prima che il compositore tedesco decidesse di affrontare la scrittura sinfonica, dopo anni di esitazioni e ripensamenti.
Anche la Suite per 13 strumenti a fiato di Richard Strauss, che i musicisti della OTO eseguiranno in chiusura di programma, rappresentò un momento molto importante per la carriera del suo autore. Commissionato dal celebre direttore d’orchestra Hans von Bülow, il brano in quattro movimenti avrebbe dovuto debuttare a Monaco nell’inverno del 1884 con von Bülow alla guida della Meininger Hofkapelle. All’ultimo momento, però, il direttore decise di affidare la bacchetta al giovane autore del brano che salì sul podio, fra mille palpitazioni, senza aver eseguito nemmeno una prova con l’orchestra. Fu comunque successo pieno e poco dopo quella performance von Bülow chiamò Strauss a fargli da assistente a Meiningen.