Marco Bellano
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Listzomania! Quante note e che fascino quell’uomo…

Listzomania! Lo scrittore Heinrich Heine non trovò alcun termine migliore per definire quell’incontenibile ossessione che, negli anni Quaranta dell’Ottocento, faceva sì che ad ogni concerto del giovane Franz Liszt si vedessero fanciulle e signore lottare per accaparrarsi un guanto, un fazzoletto o una ciocca della chioma del carismatico pianista. Persino i suoi mozziconi di sigaro e i fondi di caffè venivano raccolti e conservati con reverenza; gli ammiratori più fedeli, poi, sfoggiavano con orgoglio medaglioni e cammei con l’effigie dell’adorato musicista. A noi, che conosciamo i fan dei musicisti pop contemporanei, tanto furore può forse fare un effetto relativo; per l’epoca, tuttavia, era qualcosa di veramente inaudito.
Che cosa stava succedendo? Di cause ce ne erano tante, non ultima l’avvenenza del musicista; in sostanza, però, Liszt era riuscito a far proprio il modello di solista virtuoso incarnato dal violinista Niccolò Paganini, tanto bravo da far sospettare un qualche segreto patto col diavolo. Liszt aveva studiato attentamente il suo predecessore, approntando anche alcune versioni per pianoforte dei suoi difficilissimi Capricci.
Eccone qui una, in questo video del 2010 che ci fa ritrovare Yefim Bronfman, già incontrato a Vicenza nel marzo 2019. Liszt, in realtà, non si limitò solo a trascrivere; la musica di Paganini venne resa ancor più ricca e complicata. Osservate, tuttavia, come il tremendo virtuosismo del giovane ammaliatore di folle venga reso con grazia pulita da Bronfman: sembra tutto facile, quando niente lo è. Anche questo è carisma.
Il video è stato realizzato dall’emittente tedesca 3SAT.


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5 minuti di musica al giorno, aspettando del concerto il ritorno

Facendo colazione o prima di dormire, in una pausa del lavoro, con le cuffie alle orecchie o diffuso in tutta la casa, per un attimo di pace o per riempire questo tempo di attesa, per un ascolto individuale o per avere un argomento su cui conversare: ognuno di voi sceglierà come “usare” questa musica. Una musica che “è già lì”, sul web, e che ci limitiamo a condividere con voi.

In attesa di poter tornare a teatro, per ascoltare la musica dal vivo – un momento di socialità insostituibile, oltre che un’esperienza sensoriale non surrogabile – Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico propongono ai propri abbonati, al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza e a tutti gli appassionati che sentono la mancanza di un concerto, dei suggerimenti di ascolto di “buona musica”.

In un momento particolare e impegnativo – per tutti i cittadini e per le associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo – vogliamo dare un segno di presenza e condivisione. Così, mentre negli uffici delle due associazioni si lavora a recuperi, sostituzioni e ripartenza, attraverso MusiCare proponiamo ogni giorno un momento musicale, selezionato e brevemente commentato per Voi dai collaboratori della nostra rivista digitale.

In attesa di rivederci ai nostri concerti.

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