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L’Olimpico conquista anche Sir John Eliot Gardiner

Tutto esaurito per il debutto al teatro palladiano di colui che è considerato uno dei padri della musica colta del ‘900, nonché della prassi esecutiva. Assieme a Gardiner, il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloists per un concerto che mette a confronto la scuola compositiva italiana di Monteverdi, Scarlatti e Carissimi, con la maestria inglese di Henry Purcell.

La bellezza ed il fascino del Teatro Olimpico di Vicenza colpiscono ancora. E la Società del Quartetto di Vicenza mette ancora una volta in campo la sua competenza e le sue relazioni nella classica internazionale.
Così si spiega la possibilità per la città di Vicenza – a pochi giorni dal Vicenza Opera Festival che ha visto sul palco dell’Olimpico Iván Fischer e la Budapest Festival Orchestra, di avere ospite un altro nome incommensurabile della musica colta, Sir John Eliot Gardiner, al suo debutto nella città del Palladio, accompagnato dalle sue straordinarie creature: il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloists.
Il gran giorno è martedì 1 novembre 2022, proprio al limite della fruibilità del teatro palladiano che, mancando di riscaldamento, non può essere utilizzato nella stagione fredda. In programma capolavori barocchi che mettono a confronto la scuola compositiva italiana con quella inglese di Henry Purcell, autore i cui tesori sono stati riscoperti solo nel XX secolo. L’oratorio “Jephte” di Carissimi è un dramma musicale sacro in miniatura di una bellezza sconvolgente. Lo “Stabat Mater” a 10 voci di Scarlatti ha l’intensità di una scultura del Bernini.
I biglietti sono andati rapidamente tutti esauriti, a riprova del fatto che non capita tutti i giorni (e nemmeno tutti gli anni) di avere ospite Sir John Eliot Gardiner.