Giovanni Costantini
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Lupin Lupin! Un valzer made in Italy per un anime giapponese

“Ruba i soldi solo a chi ce ne ha di più / Per darli a chi non ne ha, / Sembra giusto però non si fa, neanche un po’, / A me però, però, / è simpatico e non saprei dire di no, / A Lupin il mio cuore darò…”.
L’avete certamente riconosciuta, la state già canticchiando dentro di voi: è la sigla italiana della seconda serie televisiva di Lupin III, intonata dalla suadente voce di Irene Vioni, accompagnata dall’Orchestra Castellina-Pasi. Una musichetta di altri tempi. Ma che tempi!
Accade infatti che il suo autore, Franco Micalizzi, sia un maestro della musica italiana, di genere leggero quanto si vuole – dalle colonne sonore per Bud Spencer e Terence Hill alle canzonette per Domenica In, passando però anche per qualche film non da poco -, ma per nulla privo di una formazione accademica e di una sensibilità fuori dal comune. Quel gusto che, in un lontano quanto già moderno 1982, gli farà scegliere, quale sigla di un anime giapponese, un valzer con tanto di fisarmonica. Che sfonda. Tanto che oggi è un pezzo discretamente celebre in tutto il mondo, al punto da essere proposto anche in sala da concerto. E dove? A Tokyo.
Solo il Gomalan Brass Quintet (un nome un programma, per chi è in grado di spostare gli accenti e conosce un po’ di dialetto del nord-est italiano) poteva essere così simpaticamente sfacciato da proporre ai giapponesi un made in Italy che va ad esaltare un loro cartone d’animazione. Del resto, il Gomalan lo sa bene, la classe non è acqua ed il gusto italiano piace in tutto il mondo, in tutte le salse. Ecco allora un valzer in salsa giapponese in una magistrale esecuzione per quintetto di ottoni, seguito dall’altro main theme a firma di Micalizzi: la sigla dell’azione Lupin Lupin. La prossima volta che il Gomalan Brass verrà nuovamente invitato a Vicenza dalla Società del Quartetto, questo brano non potrà mancare. Iniziate a canticchiare…


5 minuti di musica al giorno, aspettando del concerto il ritorno

Facendo colazione o prima di dormire, in una pausa del lavoro, con le cuffie alle orecchie o diffuso in tutta la casa, per un attimo di pace o per riempire questo tempo di attesa, per un ascolto individuale o per avere un argomento su cui conversare: ognuno di voi sceglierà come “usare” questa musica. Una musica che “è già lì”, sul web, e che ci limitiamo a condividere con voi.

In attesa di poter tornare a teatro, per ascoltare la musica dal vivo – un momento di socialità insostituibile, oltre che un’esperienza sensoriale non surrogabile – Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico propongono ai propri abbonati, al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza e a tutti gli appassionati che sentono la mancanza di un concerto, dei suggerimenti di ascolto di “buona musica”.

In un momento particolare e impegnativo – per tutti i cittadini e per le associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo – vogliamo dare un segno di presenza e condivisione. Così, mentre negli uffici delle due associazioni si lavora a recuperi, sostituzioni e ripartenza, attraverso MusiCare proponiamo ogni giorno un momento musicale, selezionato e brevemente commentato per Voi dai collaboratori della nostra rivista digitale.

In attesa di rivederci ai nostri concerti.

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