Veronica Pederzolli
notEventi

Promenade tra quadri e musiche: et voilà, i matinée al Chiericati

Interpretazioni DOC, repertorio vario, biglietto d’ingresso a soli 5 euro: sono i concerti della mattina nella splendida cornice della pinacoteca di Vicenza. Un’ora di musica con i maestri della OTO, in formazione di fiati o archi ed in curiosi ensemble da scoprire…

Anche per il 2019 sono finite le scuse per passare la domenica mattina sul divano: da domenica 28 aprile a domenica 30 giugno torneranno i Matinée al Chiericati curati dall’Orchestra del Teatro Olimpico. Giunti alla loro seconda edizione, propongono otto concerti di musica da camera che dalle ore 11 faranno risuonare il Salone d’Onore dello storico palazzo vicentino. E si tratta di piacevoli interludi musicali il cui marchio di garanzia è davvero DOC: la solidità e vivacità tecnica dei giovanissimi musicisti della OTO è guidata dalle “menti” di Filippo Lama, Jacopo Di Tonno, Ubaldo Fioravanti e Davide Sanson, affermati musicisti in campo nazionale – e non solo – che sono fra i tutor incaricati di seguire l’orchestra durante tutte le produzioni della stagione. Un connubio che regala l’acquolina in bocca per la condizione d’interpretazione privilegiata e per l’estrema accessibilità: il repertorio è vario, la durata non supera l’ora e il biglietto d’ingresso è di soli 5 euro. E, il tutto, nella sontuosa cornice della magnifica pinacoteca cittadina.
Inaugura un quintetto di fiati della OTO guidato da Sanson con un programma che da Bach arriva a Gershwin; fiati che in diversa formazione ritroveremo il 19 maggio, con capolavori di radice francese, e il 16 giugno, quando oltre a Respighi e Nielsen sarà proposto lo stesso Sanson, che oltre che esecutore e docente è compositore. Sono tre anche gli appuntamenti dedicati alle diverse formazioni di archi guidate da Lama: a seguito delle straordinarie pagine dei maestri del barocco proposte il 9 giugno, il 23 giugno si passa al classicismo di Mozart e Boccherini per poi riscoprire, il 30 giugno, il compositore ottocentesco Antonio Bazzini che ebbe la stima di Paganini, Schumann e Mendelssohn. A coronamento del quadro, un concerto per quel magico impasto di suono dato dall’ensemble di soli violoncelli, curato da Di Tonno, e un curioso appuntamento per soli contrabbassi, nel quale la creatività di Ubaldo Fioravanti propone perfino un duello western.

 

 

PATRIMONIO DI TUTTI

Nel 1550, il bel palazzo che troneggia nell’attuale piazza Matteotti, a Vicenza, veniva progettato da Andrea Palladio su commissione del conte Girolamo Chiericati. Terminato alla fine del XVII secolo con decorazioni e affreschi di Domenico Brusasorzi e Battista Zelotti, il celebre palazzo fu poi acquisito dal Comune di Vicenza nel 1839 che lo restaurò inaugurandone il Museo civico nel 1855. Oggi divenuto Patrimonio UNESCO è uno dei più efficaci motori culturali della città e, dunque, patrimonio di tutti i cittadini di Vicenza, bene pubblico inestimabile e insostituibile.