Lunedì 13 febbraio la Società del Quartetto di Vicenza ospita al Teatro Comunale il leggendario Coro della SAT che vanta quasi un secolo di storia. Alla guida dei coristi trentini si alterneranno Mauro Pedrotti e Gianluca Zanolli, in vista di un previsto “passaggio di consegne”.
In programma brani della tradizione popolare armonizzati, fra gli altri, da Benedetti Michelangeli. Presenta la serata Mario Lanaro. Ultimi biglietti disponibili.
Ascoltare dal vivo il Coro della SAT è sempre un’esperienza elettrizzante per tutti coloro che amano i canti della tradizione popolare arricchiti da armonizzazioni colte, come quelle realizzate espressamente per la formazione trentina da personaggi come Arturo Benedetti Michelangeli, Giorgio Federico Ghedini, Renato Dionisi e Luigi Pigarelli.
A qualche anno dalla loro ultima apparizione sulla scena vicentina, Mauro Pedrotti e i suoi coristi hanno accettato il rinnovato invito della Società del Quartetto e lunedì 13 febbraio con inizio alle 20:45 si esibiranno alla sala grande del Teatro Comunale di Vicenza in un concerto che si preannuncia, come da copione, tutto esaurito.
La SAT, fondata nel maggio del 1926 come S.O.S.A.T. per poi assumere l’attuale denominazione negli anni Trenta, sta attraversando una delicata fase di passaggio generazionale dal momento che la guida del coro nel prossimo futuro passerà per la prima volta a un maestro che non fa parte della famiglia Pedrotti. Il graduale passaggio di consegne, rallentato dalla pandemia, ha avuto inizio nel 2019. Questo il motivo per cui il concerto di lunedì sera sarà insolitamente diretto nella prima parte dal direttore designato Gianluca Zanolli, classe 1982 e nella seconda dall’attuale reggente Mauro Pedrotti.
Da quel concerto al Castello del Buonconsiglio di Trento che nel 1926 segnò il debutto ufficiale della formazione sono passati quasi cent’anni. Un lungo arco di tempo all’interno del quale si sono succedute generazioni di coristi sotto la direzione di Enrico (dagli esordi fino al 1938), Silvio (per i successivi 50 anni) e Mauro Pedrotti (dal 1988 ai nostri giorni): un coro a conduzione familiare, si potrebbe dire.
Dopo i primi arrangiamenti “a orecchio” elaborati spesso dagli stessi coristi, il grande successo della SAT è arrivato con le armonizzazioni che importanti compositori hanno espressamente dedicato alla formazione trentina. Parliamo di Arturo Benedetti Michelangeli – il primo incontro con il grande pianista risale al 1936 – di Renato Dionisi, autore di importanti pubblicazioni di armonia e contrappunto, e di Luigi Pigarelli che armonizzò per la SAT “La montanara”, poi diventato un cavallo di battaglia del loro repertorio.
Sotto la guida di Enrico Pedrotti, a partire dal secondo dopoguerra il coro ha iniziato a tenere regolarmente applauditissimi concerti in tutta Italia e tournée nei principali paesi europei. Un’attività per forza di cose limitata, perché i Pedrotti hanno sempre voluto che il loro coro mantenesse una matrice “amatoriale” e ciò era incompatibile con le richieste di lunghe tournée in altri continenti. Ciononostante il gruppo ha portato quel nuovo modo di concepire e di eseguire il canto popolare a New York e a Washington, a Toronto e a Ottawa, nel Centro e Sud America e in Corea. E laddove non sono riusciti ad arrivare dal vivo, i canti della SAT hanno raggiunto milioni di appassionati in tutto il mondo grazie alle preziose incisioni discografiche in vinile e CD realizzate dapprima per La Voce del Padrone-Columbia, poi per RCA, fino alle recenti raccolte monografiche pubblicate dalla Fondazione Coro SAT.
Al Comunale di Vicenza la SAT presenta 18 canti di ispirazione popolare selezionate dall’enorme repertorio di oltre 300 brani che costituisce il patrimonio culturale del coro. Sono tutti di origine trentina – della Valsugana, della Val Rendena e della Val Lagarina – i canti proposti nella prima parte del programma. I testi parlano di vita quotidiana, di amori innocenti e di antichi mestieri, mentre le semplici melodie sono impreziosite dalle armonizzazioni dei già menzionati Benedetti Michelangeli, Pigarelli e Dionisi. Nella secondo blocco della scaletta trovano posto anche tradizionali canti piemontesi (La pastora e il lupo, La smortina, La sposa morta) e lombardi (Era nato poveretto, La mia bela la mi aspeta).
I brani saranno presentati dal compositore e direttore di coro vicentino Mario Lanaro, estimatore del coro della SAT e cultore di questo genere musicale.