Giovanni Costantini
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Quella Campanella che misura il nostro canto libero

Nessuna concessione alla scena teatrale, al virtuosismo fine a sé stesso. Il ciuffo di capelli salta con il ballare delle mani sulla tastiera, come è naturale: del resto, è pur sempre la celebre Campanella di Liszt! E “naturale” è forse l’aggettivo che si addice maggiormente alle interpretazioni di Pietro De Maria, pianista di origini veneziane, uno degli italiani che possiamo “vantare” all’estero, ben noto al pubblico della Società del Quartetto di Vicenza e, dallo stesso, molto apprezzato.
Pulizia, misura ed eleganza sono la cifra stilistica di tutte le sue letture a noi note. De Maria non viene meno a questa scelta di vita nemmeno in una delle pagine più calcate dalle mani dei grandi pianisti, il Grandes études de Paganini. Si deve infatti all’indiavolato violinista e compositore genovese il tema del brano, movimento finale del suo secondo Concerto per violino e orchestra.
La Campanella altro non è che quel perpetuum mobile che percorre quasi tutto il brano – ora sotto forma di salto di ottava, ora come trillo, poi entrambi assieme – ma senza costituirne il tema. E così, grazie alla magia di Paganini nella mani di Liszt, ritroverete dentro di voi la cantabilità della melodia, libera e fluente, mentre una campanella non smetterà di squillarne la sua corsa. La corsa del tempo.
Il video è pubblicato dal Concorso “Géza Anda”, vinto dal nostro Pietro De Maria nel 1994.


5 minuti di musica al giorno, aspettando del concerto il ritorno

Facendo colazione o prima di dormire, in una pausa del lavoro, con le cuffie alle orecchie o diffuso in tutta la casa, per un attimo di pace o per riempire questo tempo di attesa, per un ascolto individuale o per avere un argomento su cui conversare: ognuno di voi sceglierà come “usare” questa musica. Una musica che “è già lì”, sul web, e che ci limitiamo a condividere con voi.

In attesa di poter tornare a teatro, per ascoltare la musica dal vivo – un momento di socialità insostituibile, oltre che un’esperienza sensoriale non surrogabile – Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico propongono ai propri abbonati, al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza e a tutti gli appassionati che sentono la mancanza di un concerto, dei suggerimenti di ascolto di “buona musica”.

In un momento particolare e impegnativo – per tutti i cittadini e per le associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo – vogliamo dare un segno di presenza e condivisione. Così, mentre negli uffici delle due associazioni si lavora a recuperi, sostituzioni e ripartenza, attraverso MusiCare proponiamo ogni giorno un momento musicale, selezionato e brevemente commentato per Voi dai collaboratori della nostra rivista digitale.

In attesa di rivederci ai nostri concerti.

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