Sandro Pupillo
echi

Qui musica classica a Vicenza: siamo vivi!

Mentre il Paese soffre, le inevitabili misure restrittive della vita sociale mettono in ginocchio anche il settore della cultura e dello spettacolo dal vivo. Non è ancora il momento di fare bilanci definitivi e, ora, l’emergenza è un’altra. Ma l’AGIS parla già di 10 milioni di euro persi per il settore. Quando sarà tempo di ripartire si conta su un intervento governativo forte.
Intanto Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico sono vive e, anche da queste colonne virtuali, fanno musica.

Il Covid-19 sta evolvendo in maniera ogni giorno più drammatica per la salute dei cittadini e, di conseguenza, per l’economia generale del Paese. Le misure sempre più restrittive dei vari decreti ministeriali – assolutamente comprensibili e condivisibili – stanno inevitabilmente portando al collasso anche il settore della cultura e degli spettacoli dal vivo. La chiusura di teatri, cinema e sale da concerto, secondo le stime dell’AGIS, ha causato il congelamento di oltre 10.000 mila spettacoli (non è dato sapere se rinviati o cancellati definitivamente), per una perdita complessiva già quantificata a fine febbraio in oltre 10 milioni di euro. Ma la cifra è inesorabilmente destinata ad aumentare ancora.
Non si può sapere, ad oggi, quanto durerà questo isolamento forzato, ma è certo che le ferite da leccarsi, quando si farà l’effettiva “conta dei danni”, saranno moltissime, al punto da mettere in discussione la sopravvivenza di alcune associazioni operanti nel settore.
L’auspicio è che, alla ripresa delle attività, il Governo aiuti in modo concreto il mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo – spesse volte considerato una “cenerentola” – istituendo dei fondi di solidarietà ad hoc e favorendo tutte quelle azioni utili a riportare gli spettatori a frequentare, senza alcun timore, i teatri ed i cinema.
In questa fase transitoria, però, buona parte del mondo della “classica” non si è arreso e moltissimi Teatri, Orchestre, Associazioni musicali – in Italia e all’estero – hanno trasferito le esibizioni sui social network, invitando un pubblico virtuale a parteciparvi gratuitamente e comodamente dal divano di casa. Un modo, anche questo, per combattere l’isolamento e sentirsi meno soli.
Anche Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico sono andate in questa direzione, attraverso le pagine del magazine di questo nostro magazine online, MusiCare: quotidianamente, fino alla ripresa dei concerti, vengono proposti degli ascolti di buona musica attraverso la rubrica “5minutiDimusica”. Una musica da ascoltare in qualunque momento del giorno, una musica che “è già lì”, sul web, che non sostituisce la pienezza dell’esperienza sensoriale di un concerto live, ma che se condivisa ci fa sentire più vicini e più “vivi”.
Perché la Società del Quartetto e l’Orchestra del Teatro Olimpico sono vive, e attendono di rivedervi dal vivo.