Filippo Lovato
tracce

Tradizione e bravura: Kelemen, Altstaedt e Lonquich dal duo al trio

  • Autore: Z. Kodály, A. Dvořák
  • Titolo CD: Duo for violin and violoncello op. 7, Piano Trio op. 90 “Dumky”
  • Interpreti: Barnabás Kelemen (violino), Nicolas Altstaedt (violoncello), Alexander Lonquich (piano)
  • Etichetta: CD Alpha Classics – Outhere Music, 737, DDD, 2021

Questo CD si apre in maniera davvero travolgente, con una delle interpretazioni più infuocate, vivide e plastiche del duo per violino e violoncello di Kodály. Il fraseggio tesissimo, febbrile, le ampie escursioni dinamiche rendono giustizia alla visceralità dell’ispirazione del compositore che ha estratto il materiale per questo lavoro dalla tradizione popolare della sua terra, l’Ungheria e dal bacino dei Carpazi. Il violinista Barnabás Keleman e il violoncellista Nicolas Altstaedt sembrano proprio slanciarsi in una gara di bravura, eppure sono coinvolti da una visione comune dell’articolata partitura. Una meraviglia che da sola raccomanderebbe il disco.
Per il secondo brano della tracklist, il celeberrimo trio Dumky di Dvořák, ai due si unisce il pianista Alexander Lonquich. L’abbinata è più che opportuna, perché il compositore boemo, una generazione prima, aveva attinto alle forme della musica popolare per scrivere la più originale delle sue opere da camera. Il trio è infatti composto da sei dumka, parola che ha finito per definire “una canzone elegiaca” di origine popolare forse polacca o ucraina. L’interpretazione del trio è ugualmente emblematica, per la sottile delicatezza con cui emerge la dolce malinconia della musica di Dvořák, che poi si ispessisce in maggiore enfasi, per scuotersi e procedere in tempi più rapidi verso la fine. Ma è nella pronuncia idiomatica di quelle note che i tre interpreti sorprendono e conquistano.
A completare la tracklist la prima versione della Dumka n. 3, qui fissata in prima registrazione assoluta. Il CD è stato realizzato nell’ambito del Lockenhaus festival, di cui Altstaedt è direttore artistico, e riesce a rappresentare al meglio l’atmosfera di spigliata creatività che si respira nella piccola cittadina austriaca. Se n’era avuto un assaggio dal vivo anche a Vicenza nel dicembre del 2015, quando Altstaedt e Lonquich, assieme alla violinista Vilde Frang e al violista James Boyd, ricrearono quel fecondo clima artistico sul palco del Comunale in un concerto della Società del Quartetto.