Paolo Meneghini
notEventi

Un concerto che parla tedesco e canta italiano

Lunedì 28 febbraio al Teatro Comunale di Vicenza concerto dell’Accademia d’Archi di Bolzano diretta da Umberto Benedetti Michelangeli. Ospite d’eccezione il soprano Regula Mühlemann, fra le più apprezzate voci della sua generazione. In programma due sinfonie di Mozart e arie d’opera tratte da capolavori di Händel, Gluck e del salisburghese.

Fra il violinista altoatesino Georg Egger e la Società del Quartetto di Vicenza intercorre da parecchi anni un rapporto di sincera amicizia, grazie anche al fatto che da cinque lustri si esibisce al Teatro Olimpico fra i ranghi della Cappella Andrea Barca di Sir András Schiff. Dal 1987 Egger è il leader dell’Accademia d’Archi di Bolzano (Streicherakademie Bozen), rinomata orchestra da camera che quest’anno festeggia i 35 anni di attività con una tournée di quattro date che, proprio per le affinità con la Società del Quartetto, dopo Dobbiaco, Merano e Bolzano farà tappa anche al Teatro Comunale di Vicenza, lunedì 28 febbraio.
Per gli amanti del bel canto è un’occasione preziosa, dal momento che l’Accademia – diretta da Umberto Benedetti Michelangeli – propone un concerto in larga parte incentrato su arie d’opera che saranno interpretate dal soprano Regula Mühlemann, una delle voci più in vista nei teatri d’opera di tutta Europa.
Svizzera di Lucerna, Mühlemann ha compiuto gli studi musicali nella sua città natale e dopo aver vinto numerosi concorsi si è imposta prepotentemente sulle scene internazionali tanto che da un decennio è considerata una delle maggiori interpreti al mondo del repertorio cantato di Mozart e del barocco. Ma non solo, dal momento che le sue performance comprendono anche autori come Schumann, Mendelssohn, Beethoven o Mahler. diretta dai vari Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Philippe Herreweghe, Mariss Jansons, Sir Simon Rattle, Daniel Harding e Gianandrea Noseda, il soprano elvetico è regolarmente di scena ai Teatri dell’Opera di Zurigo, Berlino e Vienna, alla Wigmore Hall e alla Queen Elizabeth Hall di Londra, al Théatre des Champs-Elysées di Parigi, ai festival di Salisburgo e Lucerna.

VAI AL CONCERTO

Il programma che l’Accademia di Bolzano presenta lunedì sera al pubblico del Quartetto è stato pensato per esaltare le caratteristiche vocali della cantante svizzera, che ha ottenuto premi e apprezzamenti anche con le registrazioni da protagonista che incide in esclusiva per Sony Classical.
Da due capolavori operistici di HändelAlessandro del 1726 e Serse del 1738 – sono tratte le arie “Brilla nell’alma” e “Ombra mai fu”, una delle melodie più famose dell’autore tedesco naturalizzato inglese. Tocca poi a Orfeo ed Euridice, capolavoro assoluto di Christoph Willibald Gluck datato 1762, dal quale sono eseguite le arie “Qual vita è questa mai” e “Che fiero momento”, entrambe dal terzo atto. Infine Mozart con “E Susanna non vien!” e “Dove sono i bei momenti” da Le nozze di Figaro, “Crudele? Ah no, mio ben!” e “Non mi dir bell’idol mio” dal secondo atto del Don Giovanni e infine “Matern aller Arten” dal Ratto del serraglio, singspiel nel quale la leggerezza delle situazioni teatrali si fonde con la scintillante bellezza della musica mozartiana.
All’inizio e alla fine del programma l’Accademia d’Archi di Bolzano eseguirà due splendide pagine sinfoniche sempre di Mozart: la Sinfonia in Fa maggiore K 75 e la celebre Sinfonia n. 40 in Sol minore, “canto del cigno” che il genio salisburghese compose di getto nel 1788 assieme alle due sorelle in Mi bemolle maggiore e in Do maggiore “Jupiter”.

Nipote di Arturo Benedetti Michelangeli, autentico mito del pianoforte, Umberto Benedetti Michelangeli è un musicista fortemente selettivo che predilige la collaborazione con orchestre che gli consentano di perseguire i propri ideali musicali e umani. Fra le formazioni con le quali ha collaborato ci sono l’Orchestra dell’Accademia di S.Cecilia, quella della RAI e della Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, la MDR Sinfonieorchester Leipzig, la Camerata Academica, l’Operaballet Vlaanderen, la Helsinki  Philharmonic, i Goteborg Symfoniker, la Budapest Festival Orchestra, la China National Orchestra, la Israel Chamber Orchestra, l’Orchestra da Camera di Mantova (sodalizio che è durato dal 1984 al 2007) e la Kammerorchester Basel, con la quale ha un rapporto privilegiato. L’album Mozart Arias registrato nel 2016 con quest’orchestra e Regula Mühlemann ha vinto il Deutsche Schallplattenkritik.