Un Bach che suona meglio
di come si presenta

Questo pregevole cofanetto, riproposto, a vent’anni di distanza dalla prima uscita, in formato economico, con una nuova veste grafica e senza libretto, accoglie quattro opere originali con violino solista e tre ricostruzioni di concerti che conosciamo nella loro versione per clavicembalo, ma che si suppone sarebbero nati come lavori per lo strumento ad arco.
Alla prima categoria appartengono i concerti per violino in La minore BWV 1041, Mi maggiore BWV 1042, il concerto per due violini in Re minore BWV 1043 e la Sinfonia in Re maggiore BWV 1045 che sarebbe l’introduzione a una cantata sconosciuta. Sono invece ricostruzioni i concerti per violino in Re minore BWV 1052R, in Re maggiore BWV 1064R e il Concerto per tre violini BWV 1056R.
La tracklist impedisce di capire chiaramente chi fa cosa. Si sa che Faust ha in carico la parte solistica dei concerti BWV 1052R e BWV 1064R e della sinfonia, si sa anche che Poppen condivide il palco con lei per il concerto BWV 1043 e che ai due si aggiunge Muriel Cantoreggi per il BWV 1056R. Non è chiaro chi esegua il BWV 1041 e il BWV 1042.
Alla laconica veste grafica fa riscontro una resa vivida, incisiva, di suono ricco (le registrazioni sono su strumenti moderni), ma di fraseggio asciutto e pertinente, ben controllato da Rilling. Faust, la protagonista della registrazione, è energica e vigorosa, ma trova anche la giusta espressività nei tempi lenti, resi con il nitore e la pulizia che da soli ne rivelano la bellezza.