Giovanni Costantini
laNota

La Bellezza, e la capacità di coglierla

Siamo in grado di cogliere la Bellezza? Ci fermiamo a viverla quando un attimo la cala nel nostro quotidiano? Sappiamo riconoscere il talento anche quando non è in copertina o sul palco, o battiamo le mani per abitudine e costume?

Risale all’ormai lontano 2007 l’esperimento sociale voluto dal Washington Post per dare una risposta alle domande sopra, ma si può ancora visualizzare, “condividere”, con un semplice click su YouTube. Le parole chiave da immettere sono il nome del prestigioso violinista Joshua Bell e l’ambientazione del simpatico esperimento: la metropolitana di Washington. È in una frequentatissima stazione della subway di questa città che, in una fredda mattina di gennaio, colui che è considerato uno dei più grandi violinisti viventi suona per quasi un’ora quella che è considerata una delle musiche più grandi di tutti i tempi: le Sonate e Partite per violino solo di Bach. È addosso ad un muro della metro, ha la custodia aperta ai suoi piedi e veste semplice. Ma suona un violino del valore superiore ai 3 milioni di euro. E suona bene, molto bene, ovviamente! Non si ferma quasi nessuno. Solo un bambino di circa tre anni trattiene per qualche secondo una madre impaziente. A fine “esibizione” il maestro avrà raccolto pochi dollari di riconoscenza per le sue armonie bachiane. Nessuna foto, nessun autografo. Due giorni prima, al Teatro di Boston, il concerto di Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito. I posti erano in vendita alla media di 100 dollari l’uno.

Non basta portare la musica fuori dai teatri. Bisogna anche crescere una popolazione che non sia solo pubblico da concerto, consumatore di eventi, numero da sold out. Ma persone capaci di cogliere la Bellezza, appezzarla e, se necessario, sostenerla o proteggerla.

 

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