Michele Todescato
cartaCanta

La quinta di Tschaikowsky, ma senza i suoi appunti

Pjotr Iljitsch Tschaikowsky, Symphony No. 5 in E minor Op. 64
Breitkopf & Härtel Urtext 2018
Codice catalogo: PB 5558
ISMN: 9790004213681
Rilegatura con copertina morbida, 212 pagine, 32 x 25 cm

Dopo il completamento della quarta sinfonia (1876/77), Tschaikowsky accusò un blocco creativo nei confronti del genere sinfonico. La composizione della quinta sinfonia, infatti, iniziò (e terminò) ben undici anni più tardi, nell’estate del 1888.

Inizialmente il dedicatario dell’opera era il compositore norvegese Edvard Grieg, conosciuto a Lipsia quello stesso anno, ma in seguito l’autore decise di dedicarla a Theodor Avé-Lallement, membro anziano della Società Filarmonica di Amburgo, che ebbe modo di conoscere qualche mese prima.

Le fonti utilizzate per la stesura di questa versione di Breitkopf & Härtel del 2018 sono l’edizione autografa (conservata al Glinka National Museum Consortium of Musical Culture di Mosca), la prima edizione Yurgenson, le parti orchestrali ed una versione pianistica. Sfortunatamente, la partitura usata da Tschaikowsky per dirigere ad Amburgo (1899) è andata perduta, e con essa gli appunti dell’autore.

La traslitterazione del nome dell’autore dal cirillico Пётр Ильи́ч Чайко́вский in Pjotr Iljitsch Tschaikowsky è quella indicata dall’autorevole New Grove Dictionary of Music and Musicians (2001).

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