Un Re Maggiore eterogeneo per il Trio Quodlibet

“Dopo anni e anni di prove, studio, concerti, masterclass e innumerevoli km in auto, treno e aereo (ci manca la nave!) […]; siamo orgogliosi di presentarvi Il Re Maggiore, il nostro primo disco!”. La disinvolta scrittura adottata per il booklet del CD da Virginia Luca, la violista che compone il Trio Quodlibet assieme alla violinista Mariechristine Lopez e al violoncellista Fausto Fausone, non deve trarre in inganno sull’impegno profuso e la qualità del risultato. La tracklist accosta la Serenata op. 8 e il Trio op. 9 n. 2, lavori giovanili di Beethoven, a un adattamento per trio d’archi di Andrea Damiano Cotti del tema con variazioni che Paganini ha scritto sulla preghiera “Dal tuo stellato soglio” dal Mosè in Egitto di Rossini.
Manco a dirlo, i tre brani di questa recentissima registrazione sono in Re maggiore. Il programma è eterogeneo e un po’ sbilenco: c’è il Beethoven dell’intrattenimento gioioso di una Serenata, il Beethoven più serio e impegnato di un gioiello come il Trio op. 9 n. 2 e un Paganini mattatore al violino che impegna Cotti a distribuire più equamente le parti fra i tre. Però l’esito è convincente, in particolare in Beethoven, che i Quodlibet innervano di tensione ed energia anche quando lo si immagina più rilassato. Nel tema con variazioni nessuno si concede di spiccare, ma l’attenzione è sempre focalizzata a promuovere il dialogo cameristico. Si percepisce che sette anni di consuetudine hanno rafforzato il legame tra i giovani membri del trio.