Marco Bellano
5minutiDImusica

Una Fuga oltre i confini del mondo

Un invito a farci suggestionare dalla musica (e dai video) per raggiungere, senza muoverci, sale da concerto e luoghi che già fanno parte dei nostri ricordi di spettatori, o che potrebbero diventare intriganti destinazioni nel nostro futuro. Il viaggio di oggi è tra i più strani e avventurosi: ci spingiamo lontano, oltre l’Atlantico, verso l’Argentina e il mondo del tango. Tuttavia, quel che ci viene incontro è un tango “trasformato”, in cui la danza incontra il jazz e suggestioni della musica barocca europea.
A farci da Virgilio, in questo mondo affascinante, non poteva esserci altri che Astor Piazzolla, il maestro che rivoluzionò il tango nel ventesimo secolo. In questa Fuga y misterio, un solista innesca la Fuga, un gioco polifonico preso a prestito dall’Europa, mentre i ritmi e le armonie ci parlano dell’America Latina; giunge poi il misterio, una parentesi malinconica. Non sono però, queste, le maggiori stranezze a cui stiamo andando incontro. Si potrebbe, certo, ricordare che la Fuga y misterio è tratta da una insolita tango operita (“operina tango”), María de Buenos Aires; ma anche questo sarebbe niente di fronte all’improvvisazione che arriva dopo il misterio, e che non proviene dalla fantasia di Piazzolla.
I meriti vanno invece agli interpreti, Gidon Kremer e la sua Kremerata Baltica, che incontrò il pubblico vicentino nel 2017. Che succede, dunque? Con un repentino cambio di rotta, ci ritroviamo nel Vecchio Continente: l’orchestra raccoglie musicisti di Estonia, Lettonia e Lituania, e il concerto sta avendo luogo a Dresda (ripreso da EuroArts Channel). Tuttavia, la situazione non è affatto così semplice! L’Argentina di Piazzolla è ancora ben presente tra le note, così come lo è il jazz, che ispira anche i giochi di proposte e risposte a cui si abbandonano Kremer e colleghi. In questo turbinio di invenzioni, Kremer invita persino un ospite illustre ma davvero inaspettato: a un certo punto sentiamo la melodia che apre il Concerto per violino e orchestra op. 64 di Felix Mendelssohn! Riuscite a trovarla?
È il suggello perfetto a questo bizzarro viaggio, che ci invita a separare i tanti mondi della musica con confini troppo alti; tanto la nostra fantasia, come abbiamo visto, può scavalcarli tutti assieme in un sol balzo.


5 minuti di musica al giorno, aspettando del concerto il ritorno

Facendo colazione o prima di dormire, in una pausa del lavoro, con le cuffie alle orecchie o diffuso in tutta la casa, per un attimo di pace o per riempire questo tempo di attesa, per un ascolto individuale o per avere un argomento su cui conversare: ognuno di voi sceglierà come “usare” questa musica. Una musica che “è già lì”, sul web, e che ci limitiamo a condividere con voi.

In attesa di poter tornare a teatro, per ascoltare la musica dal vivo – un momento di socialità insostituibile, oltre che un’esperienza sensoriale non surrogabile – Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico propongono ai propri abbonati, al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza e a tutti gli appassionati che sentono la mancanza di un concerto, dei suggerimenti di ascolto di “buona musica”.

In un momento particolare e impegnativo – per tutti i cittadini e per le associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo – vogliamo dare un segno di presenza e condivisione. Così, mentre negli uffici delle due associazioni si lavora a recuperi, sostituzioni e ripartenza, attraverso MusiCare proponiamo ogni giorno un momento musicale, selezionato e brevemente commentato per Voi dai collaboratori della nostra rivista digitale.

In attesa di rivederci ai nostri concerti.

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