Michele Todescato
cartaCanta

Una revisione dei Concerti per clavicembalo di Bach firmata Henle

Johann Sebastian Bach, Harpsichord Concerto no. 1 d minor BWV 1052 (riduzione per due pianoforti)
Henle Urtext, 2020

Codice catalogo: HN 1380
ISMN: 9790201813806
Rilegatura con copertina morbida, 55 pagine, 31 x 23,5 cm

I sette Concerti di J. S. Bach per clavicembalo solista (di un ottavo rimangono alcuni frammenti) sono contenuti in un manoscritto risalente al 1738 circa. In questa raccolta il Concerto in oggetto (il primo) è però in una versione preliminare; d’altra parte, pare che la genesi di questa composizione sia stata particolare. Il sospetto è infatti che derivi da un Concerto per violino (di paternità incerta) a causa di alcuni procedimenti e motivi tipici della scrittura per archi (ad esempio il bariolage, effetto ottenuto sugli strumenti ad arco alternando corde vuote e corde premute).
Del Concerto BWV 1052 non ci sono esecuzioni documentate nel XVIII secolo, ma deve aver goduto di una discreta fama, a giudicare dall’alto numero di copie giunto fino a noi. La composizione ha anche avuto un forte valore simbolico durante la riscoperta di Bach del XIX secolo: fra le altre cose era infatti parte del repertorio di Felix Mendelssohn, che lo suonò più volte contribuendo a renderlo celebre.
La prima pubblicazione dell’opera risale al 1838, da parte della casa editrice Kistner di Lipsia, forse proprio grazie alle insistenze di Mendelssohn e con gli elogi di Robert Schumann che, fin da quando assistette alle esecuzioni di Mendelssohn, auspicava una pubblicazione integrale dei lavori di J. S. Bach (verrà accontentato solo nel 1851).
Pare che la Henle intenda, con questa pubblicazione, aprire la strada ad una revisione di tutti i Concerti per clavicembalo del compositore.

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