Loro sono un gruppo di giovani ma esperti operatori del settore culturale delle arti dal vivo. Durante il lockdown non sono stati capaci di restare con le mani in mano e col pensiero del “cosa sarà”. E, così, hanno tradotto il pensiero in azione e si sono rimboccati le maniche. È nata l’idea di un sondaggio tra il pubblico – dal simpatico quanto esplicativo titolo “Caro spettatore, come stai?” – del quale oggi sono noti i risultati.
I numeri dicono che la gran parte degli intervistati ha apprezzato l’offerta culturale on-line nel periodo di sospensione degli spettacoli, ma che “dal vivo sarebbe stato molto meglio”; sullo stesso punto, interessante anche il dato di un 15% che non ha fruito di contenuti on-line o non li ha apprezzati. Infatti lo streaming crolla nella disponibilità a pagare del pubblico nel post-Covid. Film e documentari restano il prodotto più gettonato da casa, ma si difendono bene anche le visite virtuali ai musei, discreta novità dell’era Covid.
Un’analisi più esaustiva sarà a breve pubblicata dal team di operatori che vi ha lavorato.
La Società del Quartetto di Vicenza è stata tra i 100 enti che hanno aderito all’iniziativa, divulgando il questionario tra il proprio pubblico. E 20 sono state le regioni italiane coinvolte, 22 i giorni di diffusione del sondaggio, 5.887 le risposte raccolte.
«Ci siamo confrontati e interrogati a lungo sul futuro del nostro settore – spiegano dal pool di operatori culturali – e abbiamo deciso di fare qualche domanda al pubblico per conoscere il suo punto di vista. Si è trattato di un’azione volontaria diffusa a livello nazionale. Ora stiamo tornando ciascuno ai propri impegni lavorativi ordinari – proseguono – con un carico ancora più notevole, a causa delle condizioni per ripartire. Ma questa iniziativa è stata importante e avrà un seguito.»
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