Giovanni Costantini
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Alexander Lonquich:
danza e raffinatezza,
il mio San Silvestro

Il direttore artistico e musicale della OTO rivela il suo pensiero musicale sul programma del Gran Concerto di San Silvestro al Teatro Comunale di Vicenza

«Questa volta è completamente assente l’Austria.»
Non è una “dichiarazione di guerra”, quella che fa Alexander Lonquich ai nostri microfoni nel backstage di un concerto, ma un’anteprima del programma che dirigerà la notte del Gran Concerto di San Silvestro.
Quello al Teatro Comunale di Vicenza, sarà quindi un ultimo dell’anno musicale francese, russo e ungherese, con ritmi di danza che entusiasmeranno il pubblico e, promette il maestro Lonquich, “tanta raffinatezza”.
Lo slancio delle Danze di Galanta, di Zoltan Kodaly, il samba di un Darius Milhaud appena rientrato dal Brasile, in Le boeuf sur le toit, la Circus polka di Stravinsky, scritta per un giovane elefante… e molte altre sorprese.
Alexander Lonquich tra innova la tradizione e porta a Vicenza un San Silvestro “di un altro colore”.