Nella sua dettagliata ricognizione del mondo animale e vegetale, non meno che delle intelligenze celesti, la terza sinfonia di Mahler impegna, come e più delle sue consorelle, una vastissima tavolozza orchestrale. Gli inserti solistici si intrecciano in contrappunti stranianti, spesso miracoli d’orchestrazione, le voci sorgono e scompaiono e il tutto culmina in quel calmo mare dell’ineffabile che è l’Adagio conclusivo. Tutti possono far sentire la loro voce nel mondo di Mahler, dalle api agli angeli. Fischer crede agli universi contraddittori del boemo, forse perché condivide il destino del loro autore: anche Mahler si divideva tra direzione d’orchestra e composizione. La lettura del direttore ungherese è amorevolmente autentica, rifinita con grazia nei dettagli, di un’illuminante trasparenza. La sua BFO è agilissima, perfetta, coesa. I singoli fanno meraviglie, l’insieme fa sognare. E anche le voci partecipano di questa rivelazione della chiarezza, il contralto Gerhild Romberger, le voci bianche del Cantemus Children’s Choir e le professioniste del Chor des Bayerischen Rundfunks.
Mahler descrive, Fischer esegue, la natura suona
- Autore: G. Mahler
- Titolo CD: Symphony n. 3
- Interpreti: Budapest Festival Orchestra, dir. Iván Fischer et al.
- Etichetta: 2CD Channel Classics, CCS SA 38817, DDD, 2017