Paolo Meneghini
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Suoni d’Estate, aspettando di tornare a teatro

Suoni d’Estate è il titolo della rassegna, inserita nel cartellone estivo del Comune di Vicenza, con la quale Società del Quartetto e OTO ritornano a proporre una serie di concerti dal vivo dopo la lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria. Otto gli eventi in programma dal 9 luglio al 20 settembre al giardino dell’Olimpico, spaziando dalla vocalità di Monteverdi ai ritmi sudamericani. Il 17 settembre la OTO, diretta da Alexander Lonquich, torna a esibirsi al Teatro Olimpico.

Per la OTO l’ultimo concerto era stato il 3 febbraio; per la Società del Quartetto il 10 dello stesso mese. Poi, com’è noto, il lockdown causato dall’emergenza sanitaria ha interrotto qualsiasi tipo di attività dal vivo e per il mondo della cultura e dello spettacolo è stato blackout totale.
In attesa di buone notizie riguardanti la prossima stagione autunnale, soprattutto per quel che riguarda il numero di spettatori che potranno accedere in sicurezza nei teatri, Società del Quartetto e OTO Orchestra del Teatro Olimpico propongono a Vicenza una rassegna all’aperto dal titolo “Suoni d’Estate”: otto appuntamenti in musica inseriti nel più ampio pacchetto di proposte coordinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza.

La serata inaugurale è in programma giovedì 9 luglio al giardino dell’Olimpico con il Trio Quodlibet, formazione d’archi nata nel 2012 durante una masterclass in musica da camera al Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano. Il Quodlibet affronterà musiche di Schubert (l’Allegro del Trio incompiuto in Si bemolle maggiore) Beethoven (Trio Op. 9 n. 2) e Paganini (Variazioni sul tema del “Mosè in Egitto).
Giovedì 16 luglio sono i musicisti della OTO a scendere in campo con una formazione d’archi guidata da Filippo Lama. Il programma rende di nuovo omaggio a Beethoven (il terzo Trio dall’Opus 9) per poi addentrarsi nella musica di fine Ottocento del russo Alexander Borodin (Quartetto per archi in Re maggiore).
Intrigante il titolo del programma di giovedì 23 luglioL’arte di ben baciar – che è proposto dall’ensemble vocale De Labyrintho guidato da Walter Testolin, con la partecipazione del cembalista Dario Carpanese. Si tratta di un pot-pourri di lettere, arie e madrigali amorosi ambientato nel Seicento di Claudio Monteverdi, Biagio Marini e Luca Marenzio.
Il 30 luglio tornano al giardino dell’Olimpico i musicisti della OTO, questa volta con un poker di violoncelli capitanati da Jacopo Di Tonno. La scaletta della serata, particolarmente raffinata, mette insieme una serie di brani scritti da violoncellisti-compositori fra Otto e Novecento e il sognante Feierliches Stück dal Lohengrin di Wagner.
Giovedì 6 agosto sono di scena le percussioni della OTO – Saverio Tasca, Paolo Peruzzi e Luca Pizzetti – con la partecipazione del contrabbasso di Giovanni Ludovisi. La “band” propone brani originali dello stesso Tasca che avrà anche il compito di introdurre al pubblico le sue composizioni.
La sezione dei fiati della OTO, preparata da Davide Sanson, si esibisce giovedì 20 agosto con un programma dal titolo American sunset. Si tratta di un piccolo viaggio nella musica del continente americano con brani dei newyorkesi Arthur Berger e George Gershwin (la celeberrima Suite da Porgy & Bess) e del contemporaneo brasiliano Júlio Medaglia (Belle Époque en Sud-America).

In coda alla rassegna, nella seconda metà di settembre, ci sono in cartellone due appuntamenti per orchestra. Giovedì 17 settembre la OTO torna fra le mura di casa – quelle del Teatro Olimpico – con un concerto che vuole rappresentare in qualche modo un ritorno alla “normalità”. Guidata dalla bacchetta del suo direttore principale Alexander Lonquich la OTO presenta la famosissima “piccola serenata” di Mozart e la Serenata per archi di Dvořák; in finale il Primo Concerto per pianoforte di Šostakovič con Lonquich nel ruolo di solista.
“Suoni d’Estate” chiude domenica 20 settembre con un matinée (alle ore 17) al chiostro del Conservatorio “Pedrollo”. Protagonista l’Orchestra degli allievi di Conservatori del Veneto che si presenta in pubblico a conclusione di un corso di formazione orchestrale tenuto dal maestro berlinese Leon Spierer. Fra la Serenata in Do maggiore per orchestra d’archi di Čajkovskij e la Sonata a quattro di Rossini, nell’impaginato trova spazio anche Auf Römischen wegen di Pierangelo Valtinoni, un omaggio del noto compositore vicentino alla bellezza della Città Eterna.

Il prezzo dei biglietti per i concerti all’aperto è di 10 Euro (8 per gli abbonati alle Stagioni di Quartetto e OTO); i biglietti per l’evento del 17 settembre al Teatro Olimpico sono in vendita a 20 Euro (15 per gli abbonati). Si possono acquistare in prevendita presso la sede della Società del Quartetto (Vicolo Cieco Retrone, 24 a Vicenza) oppure online attraverso il circuito Vivaticket (con una commissione di vendita di 1,50 Euro).
Per accedere ai luoghi di concerti, in base alle disposizioni vigenti, è necessario indossare la mascherina.

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