Paolo Meneghini
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La perfezione polifonica dei Tallis Scholars debutta a Vicenza

Domenica 10 aprile la prima vicentina dei The Tallis Scholars di Peter Phillips, il più celebre complesso vocale di musica polifonica al mondo. Al centro della serata c’è Josquin Desprez, il Michelangelo della Musica, con la Missa Pange lingua. In programma anche brani di Pierluigi da Palestrina e William Byrd. Una leggenda della musica vocale a cappella in un programma imperdibile.

Era il 1973 – il prossimo anno saranno nozze d’oro – quando Peter Phillips, laureando a Oxford, ebbe l’idea di fondare il gruppo vocale The Tallis Scholars. “Ero alla ricerca di un suono corale ideale – scrive il direttore nelle sue note biografiche – e da allora mi sono ripromesso di raggiungerlo con il mio ensemble. D’altronde – si schernisce – nella vita non ho fatto altro: nessun romanzo e nessun film, solo un’infinità di concerti in giro per il mondo e tante registrazioni discografiche”.
La chiarezza del suono e la purezza assoluta sono la cifra stilistica che da decenni i Tallis Scholars portano nelle sale da concerto, nelle chiese e nei teatri di tutta Europa, degli Stati Uniti, dell’Australia e del Giappone, paese dove hanno effettuato una decina di tournée. Il ruolino di marcia del celebre gruppo inglese racconta di 70 concerti l’anno con eventi memorabili che hanno segnato la storia del complesso. Come quando, nel 1994, i Tallis hanno cantato per inaugurare il restauro degli affreschi di Michelangelo alla Cappella Sistina o quando, l’anno seguente, si sono esibiti a Ravenna su invito di Claudio Abbado con un lavoro composto appositamente per loro da John Taverner. La reputazione dell’ensemble deriva anche dalla collaborazione con la casa discografica Gimell Records, fondata da Peter Phillips e Steve Smith nel 1981 con l’obiettivo di registrare esclusivamente The Tallis Scholars. Molte delle loro incisioni hanno ricevuto prestigiosi premi, tra i quali “Record of the Year” della rivista Gramophone (la prima volta che il premio è stato attribuito ad un complesso di musica antica) e due “Diapason d’or de l’année”.
Prima che la pandemia sconvolgesse tutti i piani, i Tallis Scholars hanno cantato in Corea, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti e in molti Paesi europei – compresa l’Italia – anche in luoghi dall’alto valore simbolico come il Duomo di Firenze, la Basilica di San Francesco ad Assisi, San’Apollinare a Ravenna e la Basilica di San Marco a Venezia.
Per il loro debutto vicentino, che rientra nella stagione di concerti promossa al Teatro Comunale dalla Società del Quartetto, Peter Phillips e i suoi cantanti hanno scelto di rendere omaggio a Josquin Desprez, un gigante della musica rinascimentale del quale nel 2021 si celebravano i 500 anni dalla morte.

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Poco si conosce sui primi anni di vita di questo importante autore. Incerto è l’anno di nascita (intorno alla metà del Quattrocento), il luogo esatto di origine (fra il Nord della Francia e il Sud del Belgio) e dove abbia ricevuto i primi insegnamenti musicali: è noto che compose un mottetto in onore di Johannes Ockeghem – rilevante figura della scuola franco fiamminga che si pone temporalmente fra Guillaume Dufay e, appunto, Desprez – ma non ci è dato sapere se fra i due intercorse un rapporto allievo-docente. In mezzo a tante incertezze, è risaputo che in giovane età fu fra le fila della cantoria di Renato d’Angiò e poi venne in Italia, come molti compositori del suo tempo. Fu proprio la nostra penisola a rendere celebre Josquin.
Musicista geniale, rivoluzionario, quasi leggendario, Josquin fu l’artefice di una musica nuova – scrisse mottetti, chansons e una ventina di Messe – nella quale le forme tradizionali del Medioevo si legano alle innovazioni della tecnica rinascimentale.
Del “Michelangelo della Musica” sarà eseguita la Missa Pange Lingua (composta intorno al 1515 e dunque annoverata fra i suoi ultimi lavori) all’interno della quale i Tallis hanno inserito brani di Pierluigi da Palestrina (Surge amica mea, Ecce tu pulchra es) e di William Byrd (Laetentur caeli, Vigilate, Ave verum).