Paolo Meneghini
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Il Pomo d’Oro canta le Stagioni dell’Anima

Giovedì 13 maggio alle ore 20 al Teatro Comunale di Vicenza secondo appuntamento con i Suoni di Primavera firmati Società del Quartetto e OTO. Il violinista veneto Federico Guglielmo guida l’ensemble d’archi Il Pomo d’Oro in un concerto vivaldiano dal titolo Le Stagioni dell’Anima: in programma le celeberrime Quattro Stagioni e alcune arie del prete rosso interpretate dal mezzosoprano Giuseppina Bridelli.

Per la rassegna Suoni di Primavera curata da Società del Quartetto e OTO, giovedì 13 maggio alle ore 20 sale sul palco del Teatro Comunale di Vicenza l’ensemble d’archi Il Pomo d’Oro con Federico Guglielmo nelle vesti di violino solista e direttore.
La serata, dal titolo “Le Stagioni dell’Anima”, è un tributo ad Antonio Vivaldi, geniale compositore veneziano che arricchì in maniera così significativa la scrittura strumentale del primo Settecento da essere considerato una figura dominante del suo tempo.
Al centro del programma proposto da Guglielmo & Il Pomo d’Oro ci sono i celeberrimi primi quattro Concerti per violino solista, archi e basso continuo dall’Op. 8 di Antonio Vivaldi universalmente noti come “Le quattro stagioni”: sono nell’ordine i Concerti in Mi maggiore (Primavera), Sol minore (Estate), Fa maggiore (Autunno) e Fa minore (Inverno). Le Stagioni fanno parte di un più ampio corpus di 12 Concerti dal titolo “Il cimento dell’armonia e dell’inventione” nei quali il compositore veneziano dà sfoggio di tutta la sua maestria non solo nel combinare e inventare ingegnosamente nuovi accostamenti, ma anche nello sfruttare appieno la tecnica degli strumenti ad arco utilizzando unisoni, sordine, pizzicati e frequenti contrasti fra arco e pizzicato. In particolare nelle “Quattro stagioni” si possono apprezzare la leggerezza degli archi nella tessitura più acuta, le mezze tinte tramite l’impiego delle sordine, l’atmosfera di attesa creata dal controcanto dei bassi, le corde pizzicate a rappresentare la pioggia. E tanto altro ancora.
Nell’impaginato della serata Federico Guglielmo ha inserito, fra una “Stagione” e l’altra, alcuni pezzi vivaldiani per voce solista e strumenti ad arco interpretate dal mezzosoprano Giuseppina Bridelli. Sono il Sileant Zephyri dal mottetto Filiae maestae Jerusalem e tre arie tratte dai drammi musicali Catone in Utica, Andromeda liberata e Il farnace.

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Considerato uno degli interpreti più versatili della sua generazione, Federico Guglielmo vanta una più che trentennale carriera internazionale che l’ha visto esibirsi nei più importanti teatri e sale da concerto del mondo. Come solista e direttore si è guadagnato una fama crescente portando il suo stile e la sua consapevolezza storica sia negli ensemble da camera di strumenti d’epoca, sia nelle moderne orchestre. Particolarmente apprezzate sono sono state le sue esibizioni con artisti del calibro di Gustav Leonhardt, Sigiswald Kuijken, Christopher Hogwood e Reinhard Goebel.
Guglielmo vanta una vastissima discografia – oltre 300 incisioni – premiata con importanti riconoscimenti della critica internazionale. Degna di nota è la sua crescente passione per opere rare o dimenticate, anch’essa sottolineata dal plauso di critica e pubblico.
Fondato nel 2012, Il Pomo d’Oro è un ensemble formato dai migliori specialisti dell’epoca Barocca e Classica. Le frequenti apparizioni nelle più rinomate sale da concerto e festival europei hanno decretato in pochi anni il successo internazionale dell’ensemble, molto attivo anche in ambito discografico (Händel, Stradella, Haydn e Bach). Il gruppo di musicisti del Pomo d’Oro è molto attivo anche in campo sociale (collabora con “El Sistema Venezuela” ed è ambasciatore dell’iniziativa umanitaria “El Sistema Greece”) e didattico attraverso una Academy lanciata proprio in questo periodo di pandemia.
Piacentina, Giuseppina Bridelli si è formata al Conservatorio della sua città, alla scuola del Teatro dell’Opera di Bologna e all’Accademia rossiniana di Pesaro. Dopo il debutto nel “Così fan tutte” all’età di 21 anni, si è imposta all’attenzione internazionale soprattutto nel repertorio barocco e classico. Fra i suoi prossimi impegni c’è il ruolo da protagonista in “Didone e Enea” alla Fenice e tournée con Jordi Savall alla guida de Le concert des Nations e con Fabio Biondi che dirige il complesso Europa Galante.