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Passione violoncello: tre stelle a Vicenza

Un tedesco, un italiano e un’argentina: tre violoncellisti eccezionali in arrivo a Vicenza. Nicolas Altstaedt col Concerto di  Šostakovič, Enrico Dindo per le Variazioni rococò di  Čajkovskij e Sol Gabetta in un programma cameristico con Mendelssohn e Brahms. Tutta la bellezza di questo strumento per tre sere in palcoscenico al Comunale di Vicenza, con una promozione riservata alle scuole.

Indubbiamente meno noto del violino, suo fratello più piccolo, il violoncello è però probabilmente lo strumento ad arco più amato dagli appassionati della Classica. E non solo: di recente, la serie Netflix dal titolo Mercoledì ha portato alla ribalta questo strumento, consegnandolo alle mani della protagonista e all’immaginazione del suo vasto pubblico.
Le stagioni musicali della Società del Quartetto e dell’Orchestra del Teatro Olimpico, nello spaziare sui generi e sui repertori, dedicano al violoncello uno spazio di tutto rispetto. Così, tra la fine di gennaio e la metà di marzo, gli amanti del “cigno” degli strumenti potranno ascoltare a Vicenza tre tra i migliori interpreti della scena internazionale del momento: Nicolas Altstaedt, Enrico Dindo e Sol Gabetta.

Si comincia mercoledì 23 gennaio con il tenebroso violoncellista e direttore franco-tedesco Nicolas Altstaedt che, alla guida della OTO, propone il mitico Concerto op. 107 per violoncello e orchestra che nel 1959 Dmitrij Šostakovič dedicò all’indimenticato violoncellista Mstislav Rostropovič: un concerto che è un mix di energia e cantabilità, di forza e dolcezza, degno della grandezza e dell’eterna malinconia del Paese che ha dato i natali a questi grandi musicisti. Nel programma della serata anche la terza sinfonia di Beethoven, che l’autore in origine dedicò alle gesta di Napoleone Bonaparte, salvo poi cancellare di suo pugno la dedica: oggi è e resta, semplicemente, “l’Eroica”.

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Lunedì 6 marzo, sempre al Teatro Comunale di Vicenza, sarà la volta di colui che per molti anni è stato il primo violoncello solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala, e che oggi è considerato uno dei musicisti italiani più importanti al mondo: Enrico Dindo, piemontese, già vincitore ad inizio carriera del Premio Rostropovič. Sarà lui ad interpretare un’altra pagina per violoncello e orchestra di assoluta bellezza: le Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra op. 33 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Ancora quindi la poesia di un autore russo, a cui sarà preceduta una pagina del ceco Antonín Dvořák, il Rondo in Sol minore op. 94; nella seconda parte del concerto, spazio alla sola orchestra per un’altra sinfonia di Beethoven, la fresca seconda, in Re maggiore.

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Arriva poi il tempo di una violoncellista donna, per un recital cameristico violoncello e pianoforte: domenica 19 marzo, l’argentina Sol Gabetta torna a Vicenza dopo sei anni dalla sua prima volta nella città del Palladio. Assieme al fedele partner artistico Bertrand Chamayou, Sol propone un programma che mette insieme la brillante Sonata in Re maggiore di Mendelssohn e l’intensità della seconda di Brahms, più un piccolo intermezzo di musica contemporanea, ancora da comunicare, una sorpresa per il pubblico; in apertura sempre Mendelssohn con le Variations concertantes in Re maggiore per violoncello e pianoforte, Op. 17.

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Per questo trittico d’eccezione, Società del Quartetto e OTO propongono al pubblico più giovane la possibilità di un mini abbonamento ai tre concerti o comunque una promozione sul biglietto di ogni singola serata, riservata agli studenti e ad eventuali docenti o genitori accompagnatori. Per informazioni rivolgersi alla segreteria delle associazioni.