Era troppo forte la nostalgia del palcoscenico e della dimensione collettiva della musica.
E allora eccoli: i “ragazzi” della OTO diventano attori e ci raccontano la loro clausura, con un video godibile ed emozionante in cui le distanze si annullano ed il Bolero di Ravel esce in tutta la sua coinvolgente energia.
Motore di questa iniziativa social è Giovanni Ludovisi, contrabbassista della provincia di Roma, che ha festeggiato i suoi 29 anni in tempi di Coronavirus, facendo un collage dei contributi video giunti dai colleghi. Ludovisi collabora con la OTO ma ha già all’attivo contratti con orchestre professionali di livello, dalla Filarmonica di Bologna a quella di Anversa. Unendo la professionalità musicale agli studi di recitazione e alle competenze tecnologiche ha dato vita a questi sette minuti di “condivisione”.
La collaborazione dei colleghi d’orchestra è stata fondamentale e Giovanni dice di aver apprezzato molto l’entusiasmo che ci hanno messo tutti: “sembrava stessimo davvero suonando tutti assieme”.
E chissà tornino presto a farlo, perché se loro sentono la nostalgia della OTO, al pubblico di Vicenza non manca meno. Intanto godiamoci questi frutti inaspettati, vera marcia in più di un’orchestra fatta di giovani.