Paolo Meneghini
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Tanti Piccoli Musici per non dimenticare

Da anni, nella seconda metà di gennaio, la Società del Quartetto di Vicenza dedica un importante evento del suo cartellone musicale alla Giornata della Memoria: nel 2020 toccò al violoncello di Giovanni Sollima, l’anno prima all’ottetto dei Berliner Philharmoniker, nel 2015 al duo formato da Viktoria Mullova e Katia Labeque. Concerti in cui il programma musicale, le vicende personali degli autori o quelle di vita degli artisti rimandavano alle tristi pagine della Shoah e della persecuzione delle minoranze nel corso del secondo conflitto mondiale.
Per la Giornata della Memoria 2022, sabato 29 gennaio alle ore 20:45 va in scena al Teatro Comunale di Vicenza l’opera per ragazzi Brundibár, scritta sul finire degli anni Trenta dal compositore ceco di origini ebraiche Hans Krása. Il lavoro ha una storia del tutto particolare che si intreccia drammaticamente con le vicende dell’olocausto. Krása lo compose, in collaborazione con il librettista Adolf Hoffmeister, per partecipare a un concorso indetto dal Ministero dell’Educazione cecoslovacco, ma nel frattempo gli eventi precipitarono a causa dell’occupazione tedesca. Nonostante la cancellazione del concorso e a dispetto di tutte le avversità, Krása continuò a cullare il sogno di mettere in scena Brundibár. Nel 1941 il compositore riuscì a impostare le prime prove dell’opera presso l’orfanotrofio ebraico di Praga dove, nell’inverno dell’anno seguente, ebbe luogo clandestinamente la prima rappresentazione. Nel frattempo, però, Krása e alcuni musicisti del cast erano stati deportati nel campo di concentramento di Terezín, a una sessantina di chilometri da Praga.
La fortezza di Terezín – una cittadella murata dove vivevano imprigionati decine di migliaia di ebrei – aveva un’importanza strategica per la propaganda del Terzo Reich. Per dissipare le voci sui campi di sterminio, i nazisti tentarono di far passare Terezín come un ghetto modello dove, non a caso, vivevano moltissimi artisti e intellettuali che potevano continuare a svolgere le loro attività culturali. La “città regalata dal Führer agli ebrei” fu visitata perfino da una delegazione della Croce Rossa Internazionale, che si trovò di fronte a un ghetto pulito, organizzato, abitato da gente sana e ben nutrita. Era tutta una messa in scena.
A Terezín, dove ritrovò i ragazzi dell’orfanotrofio e molti colleghi musicisti, Hans Krása riuscì a ricostruire a memoria la partitura della sua opera, la adattò ai pochi strumenti a disposizione e quasi per miracolo la rappresentò per 55 volte.
La storia raccontata da Brundibár è molto semplice. Due ragazzini orfani di padre sono alla ricerca di un po’ di latte per la loro mamma gravemente malata, ma non hanno soldi. Vedendo che un musicista di strada stava raccogliendo parecchi spiccioli suonando il suo organetto, hanno l’idea di fare lo stesso intonando delle canzoni dall’altro lato della strada. Il suonatore di organetto, spalleggiato da alcuni venditori ambulanti e da un poliziotto, li cacciano in malo modo. Sarà con l’aiuto di alcuni animali e di un gruppo di coetanei che i due orfanelli riusciranno a ritornare a cantare liberamente raccogliendo quanto necessario per comprare il latte alla mamma.
Il programma della serata è completato da alcuni canti ebraici in lingua yiddish e, in conclusione, da due brani particolarmente significativi nella Giornata della Memoria: Auschwitz di Francesco Guccini e Gam Gam di Elie Botbol, uno degli inni più toccanti della shoah.

VAI AL CONCERTO DE I PICCOLI MUSICI

Accompagnato da un ensemble di sei strumentisti, sabato sera sul palco del Teatro Comunale ci sarà il coro dei Piccoli Musici diretto da Mario Mora. Fondato nel 1986 a Casazza, in Provincia di Bergamo, all’interno dell’omonima scuola di musica, il coro del maestro Mora si è messo in luce in numerosi concorsi internazionali e in breve è diventato un punto di riferimento per allestimenti operistici come Carmen, Bohème, Tosca, Turandot, la terza Sinfonia di Mahler e il War Requiem di Britten e molti altri. I Piccoli Musici hanno partecipato a numerosi concerti trasmessi dai principali network televisivi italiani e in particolare, dal 2007 al 2021, al Concerto di Natale con l’Orchestra Sinfonica della RAI trasmesso in Eurovisione dalla Basilica di Assisi. In occasione del decimo anniversario della Convenzione sui diritti dei fanciulli i giovani coristi bergamaschi si sono esibiti per l’ONU e hanno cantato varie volte al cospetto dei Presidenti Napolitano e Mattarella. Il coro I Piccoli Musici è Ambasciatore Culturale dell’Europa.

In collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e con il patrocinio del Comune di Vicenza il concerto è stato preceduto – giovedì 27 gennaio – da un incontro con il maestro Giovanni Costantini sulla piattaforma Zoom che ha coinvolto con una ventina di classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Vicenza. Costantini ha introdotto l’opera di Hans Krása, anche nel suo contesto storico, e si è soffermato sul rapporto fra la musica, i musicisti, i regimi totalitari e, naturalmente, il senso e l’importanza di fare memoria.