Liliana Riggio
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To play: suonare,
recitare…giocare!

La Playtoy Orchestra ed i suoi strumentini Bontempi, il 19 marzo in concerto al Teatro Comunale di Vicenza. Un ensemble unico nel suo genere che, dal 2002, rappresenta la prima band al mondo che suona utilizzando strumenti giocattolo. Teatro già tutto esaurito.

Affianco alla Stagione concertistica serale, prosegue anche il mini-cartellone per il pubblico di domani, allestito dalla Società del Quartetto di Vicenza in ottemperanza alla propria mission educativa. Il secondo appuntamento con il percorso “UN, DUE, TRE… TOCCA A ME!” prevede, il 19 marzo – sempre nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza – il concerto della Playtoy Orchestra, già ospite del Quartetto più di dieci anni fa.
Un ensemble unico nel suo genere che, dal 2002, rappresenta la prima band al mondo che suona utilizzando strumenti giocattolo. Partendo dalla Campania, la Playtoy ha girato tutto il mondo con una proposta originale, divertente e coinvolgente, che sa avvicinare il giovane pubblico creando un’interazione vivace e travolgente. La creatività dell’ensemble regala uno spettacolo in cui si gioca con la musica, suonando veri giocattoli e dando vita, con particolare talento, ad una originale idea di orchestra e di spettacolo. Organi e pianole Bontempi, batterie, mini tamburi, xilofoni e chitarrine, fisarmoniche di cartone e pupazzi: “musica seria” e “gioco” si confondono e interagiscono, ricordandoci che può anche esserci una stretta relazione tra questi due termini, grazie alla quale è possibile avvicinare un pubblico particolarmente giovane anche ad un repertorio ritenuto lontano.

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Il programma previsto è infatti ambizioso: S’inizia con la “Annen Polka” di Johann Strauss per proseguire con due grandi ouverture, quella dalla “Carmen” di Bizet e quella dal “Guglielmo Tell” di Rossini, e con un medley dalla celebre quinta sinfonia di Beethoven; tra il “Can can” di Offenbach e il “Libertango” di Piazzolla c’è spazio anche per il tema dal movie “Masha e orso”, musiche di Vasilij Bogatyrëv; per le danze, eccone una di ungherese di Brahms e la “Danza della Fata Confetto” di Tchaikovsky. Non potevano mancare la “Eine kleine Nachtmusik” di Mozart e l’Inno alla gioia di Beethoven.
Una bella collezione di evergreen della classica in versione “to play”, che vede già il tutto esaurito con un pubblico composto da bambini delle scuole dell’Infanzia e Primaria.

 


* Sono un’insegnante di matematica della Scuola secondaria, in pensione. La vita mi ha portato ad avere la possibilità di lavorare all’interno dell’allora Scuola Media annessa al Conservatorio di Vicenza e, successivamente, in una scuola ad indirizzo musicale. Mi sono così avvicinata al mondo della musica e dei musicisti, ho contribuito alla realizzazione di diverse fiabe musicali costruite nella collaborazione tra scuola media annessa al Conservatorio e i vari Dipartimenti del Conservatorio stesso e ho collaborato con l’Orchestra del Teatro Olimpico e la Società del Quartetto di Vicenza sul fronte della didattica e della formazione. Ho seguito diversi corsi di approfondimento presso il Teatro La Fenice e la Scuola di Musica di Fiesole.
Nelle mie giornate mi impegno nella divulgazione della cultura musicale coordinando anche alcuni progetti avviati nel mio Istituto prima del pensionamento.