Redazione
d'altroCanto

Yuja, regina senza Corona

Brutta avventura, qualche giorno fa, per Yuja Wang, la regina del pianoforte, che purtroppo non potrà esibirsi nemmeno per la Società del Quartetto il prossimo 27 marzo.
Al suo arrivo all’aeroporto internazionale di Vancouver, venerdì 21 febbraio, la pianista cinese è stata fermata dalle autorità canadesi e sottoposta ad un interrogatorio di un’ora dal quale l’artista ne è uscita – sono le sue parole – umiliata e profondamente scossa. Non è dato sapere se il motivo di questo interrogatorio sia legato all’allarme internazionale per il “Coronavirus”.
Nonostante traumatizzata dalla spiacevole esperienza, da grande professionista qual è Yuja subito dopo è corsa al Chan Centre for the Performing Arts dove un migliaio di spettatori stava aspettando di assistere al suo recital. Evidentemente, però, il suo volto portava ancora i segni della crisi di pianto che aveva avuto in conseguenza dell’accaduto in aeroporto e così Yuja ha deciso di suonare indossando un paio di vistosi occhiali da sole. Più di qualcuno, fra il pubblico, non ha capito il momento di difficoltà che stava vivendo la pianista e il giorno dopo ha criticato la scelta di indossare gli occhiali da sole durante il concerto scambiandola per una forma di esibizionismo.
È allora che Yuja si è decisa a raccontare l’antefatto via social. «La mia principale preoccupazione in quel frangente era di non distrarre il pubblico mostrandomi con gli occhi rossi e gonfi per tutti i pianti che mi ero fatta quel pomeriggio. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini e spero che l’aver reso pubblico il trauma che ho vissuto possa fare in modo che certe procedure siano modificate».
Non sappiamo in che aeroporto arriverà la signora Wang in occasione del concerto che terrà a fine marzo a Vicenza. Di sicuro, ci si augura che un talento del genere sia accolto come merita: come una regina, senza Corona.

 

L’ANNUNCIO SU FACEBOOK

d'altroCanto